Vodafone ha annunciato il lancio di “What will you be?”, un programma internazionale senza precedenti sulle professioni del futuro per fornire supporto alla carriera e accesso a corsi di formazione nell’era della digital economy a 10 milioni di giovani in 18 paesi1. L’iniziativa di Vodafone sulle competenze e i lavori digitali è la più vasta del suo genere nel mondo.
In parallelo, Vodafone annuncia i suoi obiettivi per incrementare in maniera significativa il numero di giovani che entrano in azienda per fare un’esperienza diretta in un ambiente di lavoro digitale. Vodafone espanderà i programmi esistenti dedicati a neolaureati, stagisti, apprendisti e altri percorsi formativi in tutto il mondo2 per raggiungere un totale di 100mila ragazzi e ragazze in 5 anni.
Le due iniziative sono state annunciate in occasione della pubblicazione dei risultati di una ricerca d’opinione internazionale che evidenzia come i giovani tra i 18 e i 24 anni non credano di avere le competenze per far parte della digital economy nonostante siano una generazione di “nativi digitali”.
L’Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO) stima che più di 200 milioni di giovani sono disoccupati oppure hanno un lavoro ma vivono in stato di povertà3. In molti paesi dove Vodafone opera, la disoccupazione giovanile è a livelli record, dal 38% in Italia e 39% in Spagna, al 47% della Grecia e il 53% del Sud Africa4. Studi precedenti dimostrano che un periodo prolungato senza lavoro subito dopo aver terminato gli studi può avere un effetto negativo duraturo sulla fiducia e sulla stima in sé stessi e sul benessere personale.
Paradossalmente, la disoccupazione giovanile sta crescendo mentre le aziende di tutti i tipi e dimensioni fanno fatica a trovare quelle professionalità digitali che sarebbero necessarie per la crescita futura. La Commissione europea stima che circa 500mila lavori digitali all’interno dell’Unione europea rimarranno scoperti entro il 20205.
Avvicinare i giovani al contesto lavorativo attuale
Nell’ultimo anno, Vodafone ha lavorato a stretto contatto con psicologi, consulenti del lavoro e professionisti della formazione per sviluppare una piattaforma web accessibile da desktop, tablet e smartphone, Future Jobs Finder che offre ai giovani una porta d’accesso a nuove competenze e opportunità di lavoro nella digital economy.
La prima parte di Future Jobs Finder consiste in una serie di test psicometrici per identificare attitudini e interessi individuali e collegarli con le categorie di lavoro più appropriate nel mondo della digital economy. Successivamente, l’utente viene indirizzato a una serie di opportunità di lavoro nella località prescelta, incluse opportunità in Vodafone. L’utente può anche accedere a diverse opportunità di formazione in ambito digitale, con molti corsi gratuiti. Infine, gli utenti ricevono un riassunto delle proprie competenze e interessi che possono utilizzare nel proprio cv o per una candidatura di lavoro.
Avvicinare i giovani a Vodafone
Vodafone, tra le principali aziende tecnologiche, è ben riconosciuta dai giovani per le sue opportunità lavorative. Nei 26 paesi dove Vodafone opera, vengono promossi programmi dedicati a neolaureati, stagisti, apprendisti e altre opportunità di lavoro come lezioni di coding per le ragazze delle superiori.
Nei prossimi 5 anni, Vodafone raddoppierà il numero di opportunità per far fare un’esperienza di lavoro agli under 25, per un totale di 100mila giovani coinvolti. Questo rappresenta il più vasto programma di formazione e sviluppo di giovani dai 14 ai 25 anni dalla nascita di Vodafone, 33 anni fa, ad oggi.
Poco supportati e incerti: i giovani e la digital economy
Vodafone ha commissionato a YouGov un sondaggio su 6.000 giovani dai 18 ai 24 anni in 15 paesi6 per conoscere il loro punto di vista sulle aspirazioni e preoccupazioni legate alla loro carriera futura. Tra i risultati della ricerca Vodafone-YouGovThe State of iGen7 si evidenzia:
· più di due terzi (67%) dei giovani intervistati afferma di non aver ricevuto abbastanza o nessun consiglio sulla propria carriera durante il percorso di formazione o dopo aver finito gli studi (69% in Italia);
di coloro che hanno ricevuto consigli: solo il 15% pensa che i consigli fossero focalizzati sui lavori digitali del futuro (stessa percentuale in Italia), il 38% è convinto che i consigli fossero ancora legati ai lavori tradizionali (34% in Italia) e il 22% che i consigli fossero “vecchi” (21% in Italia);
più della metà (56%) crede che la più grande sfida della propria generazione sia trovare un lavoro stabile e ben pagato (69% in Italia), percentuale che sale a 64% tra le donne (80% in Italia);
più di un quinto (23%) sembra aver perso fiducia e teme di non avere le competenze, anche basiche, per qualsiasi lavoro (21% in Italia).
I risultati integrali di The State of iGen7 – con uno spaccato per ogni paese e altre statistiche – possono essere trovati al seguente link.
1 – Inghilterra, Irlanda, Italia, Spagna, Germania, Grecia, Portogallo, Turchia, Romania, Albania, Ungheria, Egitto, Repubblica Ceca, Kenya, Ghana, Sud Africa, India, Nuova Zelanda
2 – Germania, Inghilterra, Italia, Spagna, Irlanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Olanda, Ungheria, Portogallo, Romania, Grecia, Albania, Malta, India, Turchia, Sud Africa, Egitto, Nuova Zelanda, Qatar, Ghana, Gruppo Vodafone
3 – http://www.ilo.org/global/research/global-reports/weso/2016/lang–en/index.htm
4 – https://data.oecd.org/unemp/youth-unemployment-rate.htm
5 – https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/policies/digital-skills
6 – Inghilterra, Irlanda, Italia, Spagna, Germania, Grecia, Portogallo, Turchia, Romania, Ungheria, Egitto, Sud Africa, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, India
7 – Ricerca Vodafone / YouGov, settembre 2017: https://yougov.co.uk/find-solutions/omnibus/international/vodafone-study-igen/