Continua il nostro viaggio di scoperta nei meandri dell’universo delle agenzie creative, per conoscere i retroscena e i meccanismi che animano l’industry della creatività e della comunicazione in Italia: questa volta la rubrica The INSIDER fa tappa a Parma per accendere un faro sulla promettente realtà della giovanissima Creative Digital Agency Caffeina. Tiziano Tassi, CEO e co-founder, ci accompagna in una sorta di tour virtuale che ripercorre i cinque anni di ascesa dell’agenzia, i progetti, le sfide e le prospettive del prossimo futuro.
Cinque anni di crescita e successo: di che materia è fatta la storia di Caffeina?
Abbiamo una storia che è abbastanza curiosa da un certo punto di vista: in cinque anni, da zero, abbiamo creato una realtà solida e credibile, senza il supporto di network e di grandi gruppi. Inizialmente Caffeina era composta solo da cinque persone, mentre oggi è arrivata ad essere un’impresa che ne raccoglie ben 65 e sta ancora assumendo, lavorando nel frattempo con grandi brand nazionali e internazionali su progetti locali e globali, gestendo la loro comunicazione di marca, i loro progetti digitali, le attività di media planning e di strategia digitale. Tutto ciò che ci è passato in mezzo è una storia fatta di alcuni tratti caratterizzanti che vanno dal sacrificio iniziale alla consapevolezza della visione che avevamo del mercato e della industry delle agenzie, della comunicazione e del digitale in generale, visione che si è dimostrata e continua a dimostrarsi corretta. Il percorso che abbiamo compiuto finora ci ha lasciato più che soddisfatti ma non vogliamo assolutamente fermarci. Stiamo costruendo un nuovo ufficio a Parma di 1300 metri quadri, pronto a ospitare circa 140 persone. Abbiamo la magnitudo dell’ambizione della scommessa che stiamo affrontando. In questo nuovo spazio potremo integrare tutta una serie di servizi come una sala riproduzione shooting per creare contenuti, una sala tech per le nuove tecnologie come realtà virtuale e video 360°. L’obiettivo è costruire un luogo dove lavorare bene e garantire attenzione e preparazione a tutto quello che succede e che succederà in futuro per intercettarlo prima degli altri.
Come si è evoluto il lavoro dell’agenzia dalla fondazione a oggi?
Una caratteristica fondamentale nell’evoluzione di Caffeina è stata che io e i miei due partner, Antonio Marella e Henry Sichel, rispettivamente COO e CFO nonché Co-founder, non avevamo esperienze pregresse in agenzia. Noi abbiamo lavorato in L’Oréal Italia e Procter & Gamble, dopo un rodaggio in realtà più piccole. La vera esperienza che ci ha plasmato, dandoci la forma mentis, o, anzi, meglio, la “forma clientis”, è scaturita proprio dalla decisione di fondare Caffeina, lasciando opportunità, contratti e possibilità di carriera in aziende eccellenti per fare quello che effettivamente desideravamo fare e che oggi tutto il mondo ci riconosce. L’approccio di Caffeina mette sicuramente tecnologia e creatività al centro, sempre nell’ottica di un supporto consulenziale di marketing che mira a spiegare il perché di determinate decisioni. Il primo ufficio che abbiamo avuto era all’interno di un edificio bruttissimo, siamo partiti con un capitale di soli 20.000 euro e nel nostro primo anno abbiamo lavorato esclusivamente su forniture per altre agenzie, sui loro clienti più grossi, multinazionali, anche se questa alternativa, consciamente deliberata, rendeva meno che lavorare per piccole aziende locali. Noi ci abbiamo creduto, accettando dei sacrifici: quando siamo partiti ognuno di noi utilizzava il proprio computer personale, mentre adesso stiamo attivando un piano per dotare tutti i nostri collaboratori di un MacBook performante, per lavorare bene in mobilità, avendo accesso a tutto. Questi sacrifici e queste scelte ci hanno permesso di formarci anche dal punto di vista della produzione, della delivery, di tutti quegli aspetti che avevamo già esperito in veste di clienti.
Sintetizzare Caffeina in poche semplici parole chiave si può?
Posso rispondere a questa domanda con le parole del nostro payoff: “Ideas never sleep”. Come pochi altri competitor, noi abbiamo un nome che non dice quello che facciamo. Caffeina comunica tutt’altro rispetto alla concezione canonica di un’agenzia. Lo abbiamo deciso appositamente: Caffeina e “Ideas never sleep” in realtà comunicano dei valori, un approccio. Caffeina è energia di cui tutti hanno bisogno, è il plus che ti aiuta a migliorare le prestazioni e a dare il massimo per raggiungere risultati eccellenti. Contiene poi anche un rimando al Made in Italy, perché il caffè, anche se coltivato altrove, è percepito fortemente come un prodotto italiano: la materia prima viene da tutto il mondo ma poi viene lavorata in Italia. Noi facciamo la stessa cosa con la creatività, la tecnologia, il digitale, l’innovazione. Prendiamo spunti e input da ogni parte del globo e li portiamo qui per affrontarli con l’approccio che ci contraddistingue. “Ideas never sleep” sintetizza alla perfezione la nostra cultura: le idee sono proprio quello che facciamo. Può sembrare scontato per un’agenzia ma non lo è, perché le idee sono un punto di partenza che deve evolversi in diverse forme. Viviamo in un mondo che cambia continuamente e rapidamente, un mondo nuovo in cui le sfide sono continue e la velocità è impressionante. È un mondo che va affrontato senza stanchezza o pigrizia mentale, da qui il nostro approccio “never sleep”, che ci porta a metterci in gioco di continuo e a non smettere mai di imparare, impegnandoci a costruire il nostro futuro di professionisti e di agenzia ogni giorno. Altrimenti, in questo tipo di mondo, restare fermi significa scomparire e dissolversi.
Caffeina è tra le TOP 100 in Europa e al primo posto in Italia tra le Agenzie nella classifica del Financial Times: cosa significa questo risultato per voi?
Il fatturato è un dato numerico freddo, che nella maggior parte delle aziende significa soltanto vendite. In Caffeina invece significa “fiducia”, è una vera e propria misura della fiducia che i manager e i brand ripongono in quelli che sono i progetti portati avanti dall’agenzia. La scelta di Caffeina da parte di un dirigente impatta sulla valutazione del manager stesso e sul destino di un’azienda nelle sue performance. Vedere la nostra crescita, unita al riconoscimento di un organo di informazione prestigioso come il Financial Times è sicuramente una conferma di questa fiducia. E abbiamo piena intenzione di continuare ad avanzare in questo solco, ben sapendo che ancora siamo appena all’1% di tutto quello che sappiamo, vogliamo, dobbiamo fare per essere pienamente contenti e soddisfatti.
Quali sono le case history di Caffeina da incorniciare?
Tra le case history che mi piace citare metterei in primo piano “Armani Frames of Life”. Esattamente un anno fa abbiamo inaugurato questa attività ed è stato il nostro primo lavoro global con Armani. Quest’anno siamo stati confermati con un incarico diretto e abbiamo voluto investire ancora di più sul progetto. Abbiamo creato per l’utente un’esperienza eccezionale attivando una conversazione via bot che consente all’interlocutore di interagire con la storia attraverso cui viene presentata la nuova collezione di Giorgio Armani. Senza esagerare posso dire che si tratta della cosa più bella che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni. Sul lato social media, mi piace sottolineare il grandissimo lavoro realizzato dal nostro team per i brand Parmalat, Santàl e Chef. Sui tre brand abbiamo sviluppato delle azioni di creazione di contenuto e di pubblicità digitale, utilizzando Facebook come piattaforma. I social network consentono alle marche di largo consumo di parlare a decine di milioni di persone al mese. A proposito, è molto bello citare una case study di una campagna che abbiamo fatto sempre per Parmalat nel 2016, “Un abbraccio ogni giorno”, dove, come rilavato da Parmalat stessa, siamo riusciti a raggiungere un aumento delle vendite del 36%, con un aumento della quota di mercato dell’1,1%, di cui circa la metà è imputabile alla nostra campagna Facebook, per la quale noi abbiamo curato creatività, execution, comunicazione, mentre la pianificazione era a cura di Zenith con strategia Caffeina. È un dato raro e super positivo, tanto da far diventare questa campagna una case study internazionale di Facebook: siamo riusciti ad avere un impatto reale, sulle vendite, grazie al digitale, grazie cioè ad una campagna il cui cuore era principalmente veicolato tramite social network e Facebook.
Elisabetta Pasca