Si è conclusa la terza edizione di Rom-E, evento dedicato alla sostenibilità ambientale organizzato da Sport Network nel cuore di Roma. Oltre 300.000 visitatori hanno passeggiato tra le vie del centro della Capitale, incontrando il festival Rom-E a Via delle Magnolie a Villa Borghese, Piazza Mignanelli, Largo dei Lombardi a Via del Corso e Ponte Milvio.
Per il terzo anno consecutivo, Rom-E ha portato per le vie e le piazze della Città Eterna una ventata di futuro e uno sguardo concreto ad un domani ecosostenibile e green. Rom-E è stato patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e da Roma Capitale. È stato sostenuto dall’Assessorato Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti che ha fornito tutto il verde previsto nell’allestimento dell’evento, dall’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda e dall’Assessorato alla mobilità. L’evento è stato inoltre patrocinato dall’Università La Sapienza di Roma e da Earth Day.
Tre giorni interamente dedicati alla sostenibilità, con uno sguardo rivolto al futuro e, nello specifico, una full immersion nei principi che guidano verso il futuro dell’ecosostenibilità. Parole, dibattiti e soprattutto fatti concreti.
Ministri, sottosegretari, assessori, giornalisti, amministratori delegati e direttori generali delle più grandi aziende del mondo dell’energia, delle case auto, della nautica. Tante e potenti le realtà che hanno respirato e vissuto il weekend di Rom-E, facendo proprio il principio di questa manifestazione.
Rom-E è sì un festival, ma prima di tutto rappresenta una vera opportunità per la politica, la città, le aziende e i cittadini per compiere dei passi concreti nella direzione della sostenibilità. La politica per il suo apporto educativo, la città per la promozione del territorio in una chiave positiva e importante come la sua salvaguardia, le aziende e i cittadini per la possibilità di presentare e conoscere i prodotti e le iniziative che concretamente possono fare la differenza. L’incontro tra domanda e offerta di prodotti e attività pensati per fini sostenibili spiegati in termini semplici. Semplicemente passeggiando, sorridendo, giocando, costruendo insieme, facendo esperienze dirette.
E tutto in un contesto architettonico studiato per “scomparire”: gli stand di Rom-E sono realizzati con un materiale specchiato che riflette le bellezze della città che le ospita. Lo stand scompare, emerge la città, con le sue piazze, i suoi viali, ospita l’evento e resta bella nel riflesso delle sue forme. Le aziende entrano in questo equilibrio raccontandosi in chiave positiva nel rispetto dei principi della sostenibilità e in linea con questo approccio che non impone, ma rispetta e lascia spazio.
ROM-E 2023: un grande successo di pubblico. La sostenibilità è di tutti
Rom-E ha due anime: quella teorica, il Convegno, la discussione e quella dell’applicazione pratica. Rom-E ha fatto un grande salto in avanti, interpretando la crescita di consapevolezza di ogni singola persona di quanto sia fondamentale tenere comportamenti coerenti con un’educazione ambientale che tuteli sempre di più le città e il mondo in cui viviamo.
Così, se il Convegno di apertura di Rom-E venerdì alla casa del Cinema ha chiarito meglio il perimetro del “percorso verso la sostenibilità” che ci aspetta nei prossimi anni, è stato decisamente confortante assistere al bagno di folla che ha letteralmente travolto le piazze e le location dove sono stati allestiti gli stand della manifestazione. Entusiasmo, condivisione e, soprattutto, partecipazione. Raggiunto l’obiettivo che gli organizzatori di erano prefissati: far incontrare, discutere, parlare, divertire le persone intorno al concetto esteso di sostenibilità.
E lo stesso si può dire in merito a quei comportamenti, a quella educazione ambientale citati venerdì appunto al Convegno di apertura dal sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Claudio Barbaro. Con Rom-E a Viale delle Magnolie, come a Largo dei Lombardi, Piazza Mignanelli e a Ponte Milvio, di comportamenti virtuosi, di attenzione, interesse e curiosità nei confronti delle tematiche ambientali ce ne sono stati tanti.
Una risposta ancora più entusiasmante è arrivata dalle nuove generazioni, letteralmente affascinate dal fantastico mondo della sostenibilità che permea la società in ogni suo aspetto per poi essere interpretato e manifestarsi nelle sue mille espressioni. Nel cuore del percorso di Villa Borghese i giochi di legno hanno riscosso un successo enorme tra i bambini e hanno coinvolto anche tanti adulti, a dimostrazione del fatto che accanto al percorso di sviluppo che giustamente richiede il contributo cruciale della tecnologia, le persone hanno ancora bisogno di un contatto con la natura. I giochi di una volta, quelli in legno, semplici, colorati richiamano sorrisi e riempiono il tempo a testimonianza della bontà e della forza delle cose semplici che richiamano le nostre radici.
Il legno è stato l’elemento dominante anche nell’allestimento di Fercam, il colosso italiano della logistica, sempre presente a Rom-E con la sua organizzazione e fantasia. Non poteva mancare, a Rom-E, anche l’attenzione per gli animali con Monge che ha evidenziato la sostenibilità delle sue scatolette fatte in casa ed ecologiche.
Il percorso sostenibile è stato completato dall’immancabile contributo da parte della massima espressione del concetto di mobilità, cioè le aziende che la rendono possibile. Un concetto declinato a 360 gradi dai partner di Rom-E: dalle colonnine di ricarica di A2A, ai materiali tutti sostenibili utilizzati da V Marine rivenditore ufficiale di Azimut Yachts per la nuova imbarcazione Seadeck. Senza dimenticare, si intende, tutte le Case auto che hanno affiancato e sostenuto la manifestazione in questa terza edizione. Fiat con la nuova 600e, Citroën con ë-C4 e AMI, Toyota con la bZ4X, Kia con la EV9, DR 1.0 EV e Koelliker con la Microlino. Centinaia di test drive realizzati nei due giorni per conoscere le auto guidandole con driver professionisti.
Non poteva mancare la chicca finale, sempre a Viale delle Magnolie a Villa Borghese dove ha stupito tutti il forno solare realizzato dall’Università Roma Tre, capace con un ingegnoso gioco di specchi, di risparmiare energia elettrica e di cuocere in maniera ancora più corretta e, ovviamente, sostenibile, ogni tipo di alimento, privandolo di antiossidanti e sfruttando meglio le vitamine presenti, rispetto agli altri forni in commercio. Insomma, una validissima alternativa agli amanti del barbecue.
Come è stato detto durante il Convegno di Rom-E, più che una transizione stiamo vivendo una trasformazione che non può che evolversi attraverso gli eventi. Rom-E interpreta perfettamente questa evoluzione in un percorso in cui si richiede a tutti di lavorare per fare la differenza.
Rom-E fa la sua parte e promette di non fermarsi qui.