MOBILITÀ – Anche nel campo dell’automotive il passaggio dall’usato generico all’oggetto di culto fa la differenza. Per chi ama lo stile e la qualità del passato, un vero cortocircuito temporale è provocato dalla vista di un mito vintage in chiave high-tech: vedere le 500 Fiat originali, icone della Dolce Vita anni Sessanta e vero simbolo dell’italianità, che si aggirano per le strade delle città italiane. Esattamente come allora ma green. Elettriche. A riconvertirle e rimetterle in circolazione in versione futurista è una start up milanese con un nome che da solo ci riporta indietro nel tempo: Officine Ruggenti. Offrono una seconda vita ecologica alle auto d’epoca, e si definiscono un atelier che restaura, personalizza – per esempio con tecnologie come la chiusura centralizzata, cambio elettronico o il navigatore – ed effettua “trapianti di cuore” a macchine più o meno vecchie. Grazie al decreto Retrofit (D.M.T. n. 219 del 1 dicembre 2015) basta un aggiornamento della carta di circolazione, che rimane quella originale, così come le targhe. La tecnologia è stata sviluppata da Newtron, azienda di Villafranca, Messina, che prevede l’“espianto” del il vecchio motore e la sostituzione con uno elettrico. «Alcune automobili sono veri capolavori di tecnica che non andrebbero modificati. Ma il mondo è pieno di macchine vecchie che nessuno usa perché hanno mille problemi, o perché le normative non lo permettono più. Il nostro è un grande gesto di amore verso queste auto, e anche verso le città, che finalmente potrebbero vedere le strade ripopolate di grandi icone del design riconvertite all’elettrico» (cit. Andrea Garibbo,founder).https://officineruggenti.com/?lang=it
Celebrare l’eredità accoppiandola con l’avanguardia tecnologica è l’esercizio di restyling retrofuturistico fatto dallo studio slovacco Petovdesign per un esemplare di bicicletta pieghevole, Oneybike: da diporto, è fatta come i primi velocipedi della belle époque, con la ruota davanti enorme con la sella e il manubrio sopra e il ruotino dietro. Poche mosse e la bici si ripiega per essere riposta o trasportata.
http://www.petovdesign.com/works/oneybike.html
TECH – Tutto questo vale anche per la tecnologia. Sony celebra i 40 anni del Walkman con ‘My Story, My
Walkman’, una mostra visitabile ancora per qualche giorno al Sony Park di Ginza, in Giappone. Interessante
notare come il primo lettore di musicassette portatile, simbolo di una generazione e un’icona del design
coniugato all’innovazione, è oggi un oggetto del desiderio, nelle aste dei collezionisti arriva ad assumere il
valore di 600 euro.
https://www.ginzasonypark.jp/e/
Questa “nostalgia analogica” ha ispirato il progetto Vidget realizzato da Snap e Columbia University. È stata
creata una cover per smartphone con pulsanti e rotelle dall’aspetto primitivo, che tuttavia si avvalgono di
tecnologie di ultima generazione come un accelerometro interno per migliorarne la funzionalità. Il progetto è
nato per arricchire l’esperienza dell’utente e restituire alle sue mani il potere di far accadere le cose con gesti
antichi. Le funzioni sono intercambiabili e i tasti analogici si possono usare per rispondere al telefono, zoomare
o scattare le fotografie.
http://www.cs.columbia.edu/cg/vidgets/
APP & MODA – E a proposito di Tech, ecco Vintag. L’applicazione ideata e fondata da Francesca Tonelli, per
vendere e acquistare oggetti «autenticamente vintage». Vintag è un marketplace di oggetti-icona che si guadagnano l’accezione di «vintage» perché «vecchi» di almeno vent’anni. Pezzi unici di antiquariato e modernariato di pregio, raffinati e dalla caratura sublime, soprattutto vestiario, gioielleria, arredamento, borse.
Dal baule della nonna alla rete, matericità carica di storie uniche e potenzialità dell’e-commerce sono gli
ingredienti del successo di questa start-up italiana. Vintag ha 75 mila prodotti in vendita: l’articolo meno costoso è un bottone da un euro, tra quelli di maggior valore ci sono un furgoncino Fiat anni Settanta da 48mila euro, la Birkin di Hermès da 28 mila euro, i mobili di design, come le lampade anni Settanta di Achille Castiglioni o i tavoli di Alvar Aalto. Pezzi curiosi e unici come le insegne anni Quaranta e oggetti iconici come flipper o juke box anni Cinquanta, una Vespa anni Sessanta e una Chevrolet Camaro del 1979. Non c’è magazzino: sono
gli articoli dei 25.000 utenti iscritti – di cui 3.000 sono negozi specializzati – che espongono le loro proposte su questo canale di vendita che tra i competitor è l’unico a vantare la specializzazione in vintage originale. La più grande community vintage, un luogo di incontro per collezionisti, artisti, designer, creativi e appassionati di
stile che dialoga anche con le grandi maison di moda. Marchi come Fendi e Ferragamo hanno già comprato
su Vintag esemplari che mancavano al loro archivio.
https://www.home.vintag.store