Un episodio molto spiacevole ha funestato ieri sera la cena organizzata alla vigilia della partita di beneficenza tra Nazionale Cantanti e Campioni per la Ricerca, che andrà in onda questa sera su Canale 5, per festeggiare i trent’anni della Partita del Cuore. “Sei donna, non puoi stare qui”: con queste parole Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti, avrebbe apostrofato Aurora Leone, attrice casertana ventiduenne, membro del collettivo comico The Jackal, chiedendole di lasciare un tavolo riservato ai soli giocatori uomini della Nazionale Cantanti, per spostarsi in un altro posto destinato alle donne, semplici accompagnatrici, non coinvolte direttamente nella partita giocata.
Aurora Leone ha subito denunciato l’accaduto con una serie di stories pubblicate sul suo profilo Instagram, sostenuta dal collega Ciro Priello, altro membro dei The Jackal, vincitore della prima edizione italiana del format Amazon “LoL – Chi ride è fuori”, anche lui convocato a Torino per l’amichevole di beneficenza. I due hanno raccontato di aver pensato in un primo momento di doversi spostare tutti e due, perché appartenenti alla squadra avversaria, ma invece Pecchini avrebbe specificato che era solo la Leone a dover lasciare il tavolo, in quanto donna, sottolineando “non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta”.
La Leone ha ribattuto spiegando di essere stata regolarmente convocata per giocare, con tanto di richiesta delle misure per i completini: La risposta però sarebbe stata raggelante: “Ma tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua”.
Aurora Leone dei The Jackal allontanata dal tavolo della Nazionale Cantanti in quanto donna: “tu qui non puoi stare”
I toni si sono fatti evidentemente accesi, con Ciro Priello in prima linea a difendere la collega: i due comici alla fine sono stati addirittura allontanati dall’hotel in cui erano ospitati e in cui avevano lasciato i loro bagagli. Sconcertati e amareggiati, hanno deciso di non prendere parte alla partita di questa sera, ma hanno comunque voluto ribadire l’importanza di donare per la ricerca, invitando i follower a non dimenticare, a causa dell’increscioso episodio occorso alla Leone, la finalità positiva della manifestazione. Alcuni artisti della Nazionale Cantanti, nello specifico Eros Ramazzotti e Andro dei Negramaro, insieme a Stefano Fisico, social media manager della Nazionale Cantanti, e Andrea Bettarelli, a nome della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, hanno espresso solidarietà nei confronti dell’attrice.
Oggi, tramite il suo profilo Instagram, Eros Ramazzotti si è dissociato, a nome proprio e dell’intera squadra della Nazionale Cantanti, dal presunto caso di sessismo. “Noi della NIC (Nazionale italiana cantanti) non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stava succedendo. Io ho provato a recuperare la situazione che era oramai precipitata. Domani mattina (mercoledì, n.d.r.) avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell’avvenimento e scusarci pubblicamente dell’accaduto. Noi non siamo sessisti e tantomeno razzisti o omofobi, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W sempre la solidarietà, w le donne che sono parte fondamentale della nostra vita”.
“Spero vivamente che chi ha commesso questo grave errore sia pronto a prendersene le responsabilità e a fare le doverose scuse. Se ciò non dovesse accadere non mi sento nella condizione di partecipare all’incontro di domani sera”: ha scritto su Instagram Andro, tastierista dei Negramaro, “non ho assistito ai fatti accaduti per poter dare un giudizio univoco, ma sono stato testimone della rabbia di Ciro e delle lacrime di Aurora, che ancora non mi permettono di dormire. Sono ancora sconvolto e agitato e vorrei esprimere tutta la mia solidarietà verso Aurora per un torto che non dovrebbe essere subito da nessuno, in nessun caso simile e in nessun’altra occasione”.
La Nazionale Cantanti ha risposto alle accuse sempre su Instagram, ma il post è stato successivamente cancellato: “Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile) , hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “partita del cuore”.
“La Nazionale Italiana Cantanti, non ha mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle , tipo di successo , e followers . C’è solo una cosa – prosegue – nella quale non è mai scesa a compromessi: Noi non possiamo accettare ARROGANZA, MINACCE, MALEDUCAZIONE , E VIOLENZA VERBALE DAI NOSTRI OSPITI” in riferimento, secondo quanto si capisce dalle storie su Instagram della presunta vittima, Aurora Leone (“allontanata perché donna”), all’indignata reazione di Ciro Priello all’accaduto. “Non è la prima volta – conclude la Nazionale Cantanti – che qualcuno cerca pubblicità (e followers….) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia”. La replica della Nazionale Cantanti è sembrata a gran parte dell’opinione pubblica venata comunque di maschilismo, mansplaining e colpevolizzazione della vittima: il fatto che poi il messaggio sia stato cancellato ha ulteriormente infuocato le polemiche, alimentando l’imbarazzo. Mentre si attendono ulteriori sviluppi, stasera su Canale 5 si giocherà la Partita del Cuore, sperando che il fine benefico non venga offuscato da un episodio di maschilismo assurdo quanto inaccettabile.