Continua a crescere il mercato dei giocattoli tradizionali in Italia, alla vigilia delle prossime feste di Natale. Nel periodo gennaio-ottobre 2015, infatti, le vendite dei “traditional toys” sono aumentate sia come valore che come pezzi (rispettivamente +8% e +7% rispetto allo stesso periodo del 2014), nonostante anche un leggero incremento dei prezzi al dettaglio (+2%).
Superiori le performance dei giocattoli su licenza, ispirati cioè a famosi brand o character: nei primi 10 mesi del 2015, le vendite dei “licensing toys” sono cresciute del +10,5% a valore. Su ogni 100 euro spesi dagli italiani per l’acquisto di giocattoli tradizionali, ben 32 euro riguardano i giocattoli su licenza. Un trend positivo che potrebbe addirittura incrementarsi nei prossimi acquisti di regali natalizi.
Questi dati sono stati elaborati da NPD Group Retail Tracking Service Italy e diffusi in vista del Bologna Licensing Trade Fair (BLTF), l’unico appuntamento fieristico italiano nel settore della compravendita di licenze e dello sviluppo di prodotti basati su marchi e property affermati. Il BLTF 2016, nona edizione della manifestazione, è organizzato da BolognaFiere e si svolgerà dal 4 al 6 aprile 2016 nel Quartiere fieristico di Bologna, contemporaneamente alla grande Fiera del Libro per Ragazzi.
In vista di Natale, nei negozi fanno già bella mostra un gran numero di giocattoli ispirati a questi personaggi così amati dai più piccoli. Negli scaffali non mancano anche prodotti su “Peppa Pig” e “Violetta”, due character che avevano caratterizzato gli acquisti natalizi del 2014, ma che hanno ormai iniziato il loro calo fisiologico.
Il grande successo dei giocattoli tradizionali su licenza in Italia ha anche suscitato un mercato parallelo di prodotti falsi, provenienti soprattutto dall’area asiatica. Secondo gli ultimi dati, diffusi dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza, il valore dei sequestri di giocattoli e giochi contraffatti negli ultimi 5 anni si è più che quadruplicato, passando dai 10,4 milioni di pezzi del 2010 (per un valore complessivo di 42,2 milioni di euro) ai 43,2 milioni di pezzi sequestrati nel 2014 (valore 178,6 milioni).