Otto campagne di comunicazione diventate famose per l’impatto che hanno avuto sulla società si trasformano in un racconto capace di emozionare e, insieme, informare. Nasce la serie podcast “Comunicare è una bella storia”, un progetto della giornalista Giuliana Carosi, online su Spotify, Spreaker, Amazon Prime, Youtube, Apple podcast e sul sito di Bi Wise, agenzia di comunicazione co-fondata dall’autrice insieme all’esperto di comunicazione di crisi Daniele Chieffi.
A ciascuna delle campagne è dedicata una puntata, in onda ogni venerdì dopo l’esordio del 26 aprile, che non racconta gli aspetti tecnici né celebra i comunicatori e i pubblicitari ma diventa occasione per presentare un’epoca e il suo importante cambiamento culturale. “Sono più di semplici campagne: sono specchio di un’epoca, eco di culture, ponti tra noi e il mondo” spiega la stessa autrice nel trailer.
L’aspetto innovativo del progetto è la formula narrativa della storia con cui vengono presentate le campagne che sono diventate specchio della nostra società. La serie è un viaggio tra personaggi, vicende, scelte dietro le quinte di questi grandi progetti di comunicazione che hanno segnato il nostro tempo; è un invito a guardare oltre al fascino delle campagne pubblicitarie, per scoprire le narrazioni umane che vi si nascondono. Il podcast intende spingere a comprendere il modo in cui, attraverso le scelte coraggiose e a volte controverse, la comunicazione possa essere uno strumento potente per riflettere e, in ultima analisi, plasmare la nostra realtà.
Nasce il podcast “Comunicare è una bella storia”. La narrazione di famose campagne pubblicitarie come paradigma per raccontare la società
Le aziende protagoniste dei messaggi sociali
Tra le aziende protagoniste, c’è Nike che decide di ingaggiare Colin Kaepernick: occasione per parlare di una società che discute sulla difesa dei diritti delle minoranze e del coraggio di un’azienda che decide di farsene bandiera. O Coca Cola, che riesce a far cambiare la percezione e l’accettazione dell’omosessualità in Brasile o l’italiana Esselunga, che sceglie di interpretare e incarnare il dibattito sulla famiglia. Tra le storie sulle quali riflettere, c’è anche la scelta di Motta di interpretare un cambio generazionale e di valori o di Barilla, che racconta la capacità di un’impresa nel riconoscere i propri errori e trasformarli in forza.
Ogni puntata mostra il potere della comunicazione che diventa motore di cambiamento e di dibattito. Insieme alle vittorie e alle idee di successo sono presentati anche i fallimenti e le sconfitte, le intuizioni audaci e le rivincite sorprendenti. Ogni puntata è un racconto di resilienza, di scelte difficili, di fedeltà ai principi, di errori, di redenzioni: sono le storie di ciascuno di noi e della società in cui viviamo.
“Ci sono storie che hanno visto la luce non solo in tv o su un’affissione, ma sono scese per strada e hanno fatto rumore, hanno fatto commuovere, parlare e per questo meritano di essere raccontate”, spiega Giuliana Carosi. A fianco dell’autrice, nel presentare queste storie, troviamo esperti comunicatori che hanno portato il loro contributo al progetto, tra cui Matteo Flora, Luca Poma e Daniele Chieffi.