“Ho scelto Palermo come set perché è una città unica, un crocevia di culture stratificate nei secoli, con influenze della Magna Grecia, del mondo arabo e normanno, e del regno delle due Sicilie. È una città che racchiude tutta l’essenza del Mediterraneo, un luogo potente ed enigmatico, in cui si respira un’anima antica e nobile, un’eredità aristocratica ancora tangibile nell’animo dei palermitani.
Palermo è lontanissima da tutto ciò che conosco, diversissima da Roma e anche da Napoli, mi ha catturato per la sua intensità e complessità. La sua anima senza tempo, il suo eterno passeggiare dei turisti ancor più dei palermitani stessi in quei vicoli misterici, labirintici e affascinanti del Centro Storico. Questo mio film riflette specularmente i suoi contrasti tra luce e ombra, tra sole e notte con cui i personaggi portano dentro di sé quella tensione e dualità che definirà il loro destino” ha dichiarato il regista Gabriele Muccino.
Palermo ancora una volta protagonista di un set cinematografico grazie alla sua bellezza carica di contrasti. Gabriele Muccino la sceglie per il suo film, girato anche a Villa Igiea, l’occasione per creare un itinerario che ripercorre le location di film straordinari, del passato e di oggi
Da questa affascinante dichiarazione del Regista di “Fino alla fine”, in uscita in questi giorni, parte l’ispirazione per un itinerario guidato che include l’accesso in esclusiva a luoghi iconici, walking tour con l’artista, palazzi nobiliari. Da scoprire tutto l’anno: Villa Igiea infatti per la prima volta resterà aperta anche in inverno.
L’itinerario parte da Mondello, famosa per la spiaggia di sabbia bianca e le acque cristalline e da sempre meta prediletta dei palermitani e dei turisti. Come nel film, dalle terrazze delle sue Dimore è possibile catturarne la bellezza naturale. Da Mondello alle vie storiche di Palermo, tra cui Vicolo Ponticello e Casa Professa, un labirinto di strade strette e intime in cui i protagonisti del film trovano una connessione. E ancora Piazza Bellini che con i suoi mosaici e le chiese antiche, rappresenta il crocevia di secoli di storia e diviene sfondo di un’azione drammatica, dove la serenità delle antiche pietre si mescola alla tensione dei protagonisti in fuga.