WhereApp è l’unica App che consente di comunicare informazioni utili da fonte certificata ai cittadini selezionando un’area geografica circoscritta, garantendo anonimato e privacy. Dal terremoto registrato nell’area alla segnalazione allarmi per la protezione civile, dall’incendio all’allerta meteo, dalle interruzioni elettriche, idriche e di gas ai lavori stradali e manifestazioni: la mission di WhereApp è trasmettere in tempo reale notizie di pubblica utilità per migliorare la vita delle persone e intensificare il rapporto col territorio di riferimento. I destinatari si registrano con una semplice mail, il numero di cellulare non è necessario, e le mail di registrazione rimangono ignote ai mittenti certificati (che possono essere pubbliche amministrazioni come i Comuni, le circoscrizioni, le Regioni, ma anche scuole, comitati di quartiere, aziende di distribuzione luce e gas). Inoltre chi utilizza WhereApp sul proprio cellulare può inviare messaggi a coloro che sono nelle immediate vicinanze, fino ad 4 km di distanza, per una richiesta di aiuto o una segnalazione di pericolo, trasmettendo la propria posizione geografica precisa per essere quindi raggiunti e soccorsi. WhereApp è il frutto dell’inventiva e degli strumenti realizzativi dalla struttura informatica italiana VJ Technology, fondata a Roma del 2013. Con Paolo Lanari, amministratore delegato di VJ Technology, e Stanislao Montagna, Direttore Comunicazione di WhereApp, abbiamo approfondito la genesi del progetto, la sua evoluzione e le prospettive di sviluppo.
Come nasce il progetto WhereApp e qual è il plus innovativo di questo tipo di applicazione?
Il progetto WhereApp nasce per soddisfare un’esigenza di comunicazione impellente, ossia consentire l’invio tempestivo di un messaggio a tutte le persone presenti in un determinato territorio e di comunicare immediatamente informazioni utili in un luogo specifico in caso di necessità. L’app fornisce l’informazione che l’utente vuole, dove lui vuole: il servizio è particolarmente performante in caso di eventi critici e di emergenza come terremoti e alluvioni, ma serve anche per comunicare ad una cittadinanza fatti e notizie riguardanti quel solo specifico territorio. Il plus innovativo è l’app stessa, unica nel suo genere, che certifica i mittenti e le notizie, evitando fake news o cattiva informazione, tutto nel rispetto della privacy, garantendo l’anonimato dell’utilizzatore. Il servizio di invio dei messaggi è a disposizione esclusiva della Pubblica Amministrazione e di tutti gli Enti accreditati a dialogare con gli utenti presenti nello specifico territorio. Ad esempio, il sindaco di Roma è certificato a dialogare con i cittadini di Roma, mentre l’assessore al traffico di Torino è certificato per avvertire gli abitanti della sua giurisdizione. Il destinatario del messaggio è sempre il cittadino: semplicemente scaricando l’app, senza fornire alcun dato sensibile, potrà ricevere le notifiche relative a ciò che accade nel luogo in cui si trova. La natura dei messaggi che, vista l’autorevolezza delle fonti, possiamo definire certificati e non fake, è esclusivamente di pubblica utilità. Chi usa WhereApp per inviare messaggi alla popolazione infatti non può inviare messaggi commerciali. L’utente trova in un’unica app l’insieme delle informazioni certificate su un determinato luogo e può usufruirne senza essere conosciuto, tracciato e profilato.
WhereApp è frutto del lavoro di VJ Technology, una startup romana: come si è costituita questa nuova realtà e che obiettivi si pone?
(Risponde Paolo Lanari, n.d.r.) Ho fondato Vj Technology nel 2013 a Roma insieme a Mauro Santini. Sin dal primo momento abbiamo fatto nostro lo slogan “Etica e Innovazione” con l’ obiettivo principale di conciliare il “Fare Impresa” in Italia con la realizzazione di prodotti e servizi che potessero essere utili alla società in cui viviamo. Nel nostro laboratorio di ricerca e sviluppo mettiamo a frutto la nostra inventiva e capacità di innovazione per realizzare strumenti come WhereApp, con lo scopo di migliorare il mondo in cui viviamo.
Garantire informazioni certificate e, allo stesso tempo, la tutela della privacy degli utenti è stata una sfida complessa da affrontare?
In realtà non è difficile, a patto che lo scopo unico dell’app sia quello di fare informazione e basta. Purtroppo molti competitor pensano prima a riempire database di dati utente e poi al servizio stesso.
Quanto è difficile in Italia il cammino delle startup e quali azioni sono auspicabili per garantire nel nostro paese uno sviluppo tecnologico organico ai cambiamenti del panorama globale?
Far digerire nuove pratiche, piuttosto che nuove orme di comunicazione, soprattutto nella Pubblica Amministrazione è un passo assai difficile, ma l’avvento dei social network e di tutte le pratiche web fa si che sia il cittadino stesso ad avere sete di nuove tecnologie.
Che tipo di riscontro ha ottenuto WhereApp da parte delle pubbliche amministrazioni, soprattutto in questo periodo di grande emergenza sismica affrontato dal nostro Paese?
Nei casi specifici di emergenza, come il recente terremoto in Centro Italia, abbiamo registrato migliaia di download e ricezioni di push, ma WhereApp non è solo questo, è soprattutto informazione di pubblica utilità, dal momento che veicola anche informazioni relative ad eventi come la sospensione dell’energia elettrica nel quartiere, i lavori stradali oppure gli sconti nei negozi della propria zona, senza contate le informazioni su eventi ed iniziative culturali o di interesse pubblico.
In un futuro sempre più digitalizzato quanto è importante investire nella ricerca e individuare più soluzioni tecnologiche di pubblica utilità?
L’importanza dell’investimento in nuove tecnologie vale parte della vita dei nostri figli: un mondo informatizzato per le buone pratiche che riduce i burocratismi è sicuramente un mondo migliore.
Elisabetta Pasca