In un momento storico caratterizzato da profondi cambiamenti e criticità che investono a tutto campo le istituzioni, la società civile e le imprese, è inevitabile interrogarsi per cercare di individuare nuove risposte rispetto alle sfide quotidiane del nostro tempo. Da questa spinta cruciale nasce il progetto Meritocrazia Italia, finalizzato all’aggregazione di sensibilità votate alla valorizzazione del merito e dell’impegno sociale in un’ottica di vero beneficio comune e condiviso. Costruire insieme, invece di scagliarsi l’uno contro l’altro: Meritocrazia Italia intende proporsi come un vero e proprio hub utile a favorire il dialogo e le proposte, per consolidarsi quale laboratorio di idee performante ed efficace, in grado di trasformare fattivamente la teoria in pratica virtuosa. Il Presidente Nazionale Walter Mauriello ha raccontato la necessità di dare voce all’Italia che merita, stimolando una partecipazione viva e appassionata alla vita sociale e politica italiana, per produrre risultati concreti e contribuire a disegnare una nuova architettura di futuro.
L’Italia che merita: Walter Mauriello, Presidente Nazionale di Meritocrazia Italia, racconta l’ispirazione e le finalità di un progetto nato per promuovere il valore e il merito
Come nasce il progetto “Meritocrazia Italia”: quali sono i valori fondamentali su cui poggia e qual è l’anelito che conferisce vigore al suo operato?
Il progetto Meritocrazia Italia nasce dal desiderio di valorizzare il merito nonché l’impegno sociale e ambientale, per attuare una vera rivoluzione culturale, al fine di dare la possibilità a tutti coloro che hanno proposte da avanzare o soluzioni da proporre, e non si sentono adeguatamente rappresentati, di esprimere al meglio le proprie idee. È un’associazione a carattere socio-culturale, costituitasi tre anni fa per rappresentare le “X”, ossia tutte le persone che non hanno mai avuto l’occasione o il palco per esprimere il proprio pensiero. Ha come obiettivo quello di stimolare la cittadinanza attiva e la partecipazione alla vita sociale e politica del Paese.
Com’è articolata la vostra associazione e in che modo è organizzata per essere efficace ed incisiva sul territorio?
Meritocrazia Italia lavora quotidianamente, a mezzo di Dipartimenti (chiamati Ministeri) e Coordinamenti territoriali, sui temi di maggiore attualità, mettendo a disposizione le più svariate competenze. Riunisce a cadenza bimestrale la Direzione Nazionale nelle varie regioni italiane, organizzando convegni tematici con l’intento di chiamare a raccolta la società civile, unitamente alla compagine politica, accademica e imprenditoriale, al fine di individuare e promuovere soluzioni di interesse per l’Italia.
I Coordinamenti regionali canalizzano verso i Dipartimenti le istanze dei cittadini e della società civile, che si traducono in oggetto di approfondimento e soluzioni concrete, stilate in forma di comunicati. Tale dialogo tra il lavoro svolto dalle Regioni e l’approfondimento dei Dipartimenti cade ogni mese su un argomento specifico scelto in base alle urgenze della realtà politico-sociale del Paese.
Quali sono le peculiarità che rendono unico il sistema Italia e che vale la pena valorizzare e raccontare sia a livello nazionale che all’estero?
Meritocrazia Italia ritiene che ci sia un “Paese meraviglioso da vivere e da raccontare”: l’Italia, infatti, ha un patrimonio storico-artistico da tutelare e valorizzare, una ricchezza paesaggistica da salvaguardare ed è in grado di esprimere nel campo delle scienze, della letteratura e delle arti, comprese la moda e il cinema, una creatività e delle competenze che meritano di essere esportate nel mondo. Basti pensare al fisico Giorgio Parisi vincitore del Premio Nobel per la fisica 2021, nonché al team azzurro che ha vinto i recenti campionati mondiali di pasticceria.
Per “Meritocrazia Italia”, quali sono le principali sfide da affrontare in questo preciso e delicato momento storico per raggiungere i suoi obiettivi?
Meritocrazia Italia ritiene, innanzitutto, necessario costruire un’Europa dei Popoli, coesa e unita, che sia rispettosa delle diversità, ma unica negli intenti. Per quanto riguarda il panorama italiano, l’associazione ha sollecitato l’attenzione su una serie di riforme, chiedendo che lo Stato si assuma ogni responsabilità delle scelte politiche e strategiche che il momento storico richiede. Meritocrazia Italia ritiene necessario avviare un ammodernamento del Paese attraverso una fiscalità più attenta alle ragioni dei contribuenti e la costituzione dell’Agenzia delle Uscite, una giustizia libera da ogni sospetto e rapida nei tempi, una migliore tutela delle risorse idriche del Paese, volano verso una vera transizione ecologica, nonché una riforma della scuola che sia aperta a tutti, con l’abbattimento delle barriere architettoniche che spesso ne limitano l’accesso ai disabili, e soprattutto che sia più vicina al mondo del lavoro.
Quali sono i principali ostacoli che impediscono all’Italia di realizzare pienamente la meritocrazia, dando giusto peso e valorizzazione alle competenze e al saper fare?
Il principale ostacolo è il sopravvivere di una gestione oramai anacronistica della cosa pubblica, non fondata su una visione globale e prospettica delle reali necessità del Paese in ogni campo, ma basata esclusivamente sulla gestione emergenziale delle problematiche che di volta in volta si palesano.
In questo scenario non vengono considerate quelle persone che, pur avendo competenze nel proprio campo, sono lontane dalle logiche di potere e che, invece, meriterebbero di essere ascoltate al fine di dare il proprio contributo come cittadini attivi.
Può raccontarci alcune tra le più significative “storie affascinanti dell’Italia che merita”?
Una storia recente e affascinante dell’Italia che merita è quella di Ilenia Colanero, lancianese, che il 4 giugno scorso, in occasione della diciottesima edizione dei Giochi del Mare, ha stabilito il nuovo primato mondiale nella disciplina dell’apnea lineare con pinne, per la categoria diversamente abili. Ilenia, un lavoro in farmacia e grande amante dello sport, nel 2015 ha subito un duro incidente che l’ha limitata nell’uso della gamba e del piede destro. Tuttavia, senza perdersi d’animo, si è avvicinata all’acqua dapprima a scopo terapeutico per lenire il dolore e, in seguito, spronata dal suo ortopedico, per praticare l’apnea. Per tale motivo ha iniziato a frequentare la Apnea Team Abruzzo e dopo duri allenamenti ha conquistato varie vittorie, fino a salire sul tetto del mondo. La storia di vita di Ilenia è dunque un invito ad affrontare gli ostacoli della vita con coraggio e a realizzare i propri talenti e obiettivi.
In che modo è possibile superare i personalismi, per innescare una rivoluzione culturale e realizzare finalmente una “politica del noi”?
Per rispondere a questo quesito bisogna partire dal concetto di “politica del noi” che si riassume in una partecipazione attiva alla vita sociale, economica e politica del Paese da parte di ogni componente della società civile e non solo di chi intende fare un percorso politico di professione. In tale direzione sarebbe opportuno che i giovani fossero maggiormente stimolati alla partecipazione effettiva alla vita della comunità, avendo la possibilità di ricoprire i ruoli rappresentativi. Lo stimolo alla cittadinanza attiva deve riguardare anche chi è più maturo e coloro che hanno diverse abilità, perché il nostro concetto di merito non è di sole eccellenze o curricula, ma si sostanzia nella valorizzazione di tanti meriti sempre e comunque uniti all’effettiva realizzazione dell’equità sociale.
Guardando al futuro, dopo la difficile fase della pandemia mondiale, che cosa merita “l’Italia che merita”?
L’Italia, dopo questo difficile periodo pandemico, meriterebbe una rinascita culturale ed economica, diventando un Sistema Paese competitivo in Europa e nel Mondo, attraverso una sburocratizzazione della macchina amministrativa, una giustizia più snella e adeguata ai tempi, una fiscalità più equa che permetta ai cittadini e alle imprese di avere più fiducia nello Stato, valorizzando il Made in Italy nel mondo.