L’arrivo del nuovo anno è da sempre sinonimo di buoni propositi, non solo per raggiungere un benessere fisico e mentale, ma soprattutto per conquistare importanti obiettivi in ambito lavorativo dove routine, sovraccarico e stress spesso ostacolano il loro conseguimento. “È necessario perseverare e aumentare la forza d’animo con assiduo impegno, fino al momento in cui il buon pensiero diventi buona volontà”.
Lo scriveva Seneca già nel I secolo d.C. all’interno della sedicesima epistola a Lucilio, riconoscendo come i buoni propositi fossero un ottimo viatico per raggiungere i propri obbiettivi. Credenza che dall’antichità è stata tramandata fino a oggi, influenzando anche alcuni dei più influenti personaggi della contemporaneità. A partire dal visionario imprenditore Richard Branson, che nel 1972 stilò una lista di 8 consigli che lo portarono al successo, passando per Jonathan Swift, autore dei Viaggi di Gulliver, che nel 1699 compilò un elenco di buoni propositi da tenere a mente per la sua età anziana, fino a Marylin Monroe, che nell’inverno del 1955 li scrisse nel suo libro rilegato in pelle.
L’importanza dei buoni propositi si è estesa anche al panorama cinematografico, in particolar modo con Il Diario di Bridget Jones e Il favoloso mondo di Amelie, pellicole cult del 2001 nelle quali il ruolo dei buoni propositi è centrale. Ma non è tutto. La volontà di rinnovamento per raggiungere gli obbiettivi prefissati è avvalorata anche dalla scienza, come dimostrato dal professore di Psicologia dell’Università del Texas Cedric Wood in uno studio pubblicato dalla CBS, che suggerisce di essere determinati e precisi perché una spinta che proviene da una convinzione non reale tende ad esaurirsi nella breve durata.
“La regola fondamentale nel perseguire in maniera corretta i propri obbiettivi consiste nel non lasciarsi guidare da un mero impulso razionale, bensì da un’emozione pura e genuina. Ogni proposito è importante per agire a livello mentale e motivazionale, a patto che sia gratificante e non legato al senso del dovere – spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, che ha affiancato grandi imprenditori e professionisti nel raggiungimento dei propri obiettivi – Un po’ come quando ai tempi della scuola si affrontava lo studio in maniera passiva, mentre si andava a giocare carichi di energia con i propri compagni. La stessa situazione si presenta in ambito lavorativo quando si tende più volte a rimandare un incarico ritenuto troppo pesante e all’apparenza impossibile. Le emozioni nascono anche per aiutare le azioni e, se piacevoli, aumentano la voglia di fare, anche se apporta fatica, tempo e stress”.
Tra i buoni propositi più diffusi per il nuovo anno non manca quello di dedicare più tempo a se stessi e alla famiglia, fattore determinante per il miglioramento del proprio benessere psico-fisico. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Sport & Exercise Psychology dal dott. William Manard, professore presso il Department of Family and Community Medicine dell’Università di Saint Louis, coltivare degli hobby e prestare maggiore attenzione ai rapporti personali aiuta a staccarsi dall’ambiente circostante e dalla routine, permettendo di concentrarsi maggiormente sugli obbiettivi. Dello stesso avviso è il dott. Phil McGraw, celebre psicologo e scrittore, che nel best seller Family First: Your Step-by-Step Plan for Creating a Phenomenal Family, sottolinea l’importanza del trascorrere del tempo con i propri cari e mantenere forti le relazioni famigliari, evitando che “appassiscano come piante che non vengono curate”. Anche K. Anders Ericsson, professore di psicologia all’Università Statale della Florida, in una ricerca pubblicata su Business Insider ha confermato che i momenti trascorsi con amici e familiari riducono il rischio di depressione e ansia, migliorando il mindset lavorativo e facilitando la realizzazione dei target prefissati.
“Le relazioni personali rappresentano un fattore determinante per la riuscita dei propri obbiettivi, ma tutto dipende dalla dinamica che si è instaurata – prosegue la master coach Marina Osnaghi – Molto spesso nei rapporti con i colleghi, amici e familiari, si tendono ad assumere degli atteggiamenti negativi che finiscono per diventare un copione comportamentale. Bisogna saper parlare, ascoltare e domandare, cercando di far incontrare i punti di vista reciproci. Per questo motivo tra i buoni propositi che i professionisti e imprenditori solitamente si pongono rientrano quelli di comunicare meglio e gestire riunioni efficaci, motivare e far crescere il gruppo, allentare la morsa della preoccupazione per il destino dei figli e risolvere sensazioni interiori che si generano quando non si sentono presi in considerazione”.
Ecco infine il decalogo dei buoni propositi di Marina Osnaghi per raggiungere gli obiettivi nel 2019:
- Semplifica e amministra le tue energie per evitare stress inutile.
- Scegli un paio di relazioni poco coltivate a causa del troppo lavoro e potenziale, potrai far nascere opportunità scambiando idee e con l’aiuto.
- Migliora una cosa per volta, specialmente quando si tratta di comportamenti.
- Ricordati dei risultati intermedi: anche se non hai ancora raggiunto la fine, qualcosa lo hai già realizzato ed è giusto celebrarlo.
- Riconosci la bontà delle tue azioni e di chi ti sta accanto.
- Guardati attorno e impara a chiedere aiuto, capendo chi possa essere in grado di farlo.
- Impara a fare tante domande e ad ascoltare: la comunicazione prima di tutto.
- Non trascurarti e dedica maggior tempo alla cura del tuo benessere psico-fisico.
- Nota le situazioni impossibili e trova il modo di non volerci stare dentro a tutti i costi.
- Evita qualsiasi forma di vittimismo e costruisci il triangolo della vittoria in cui essere assertivo, avere cura di te e rispettare la tua vulnerabilità.