In occasione della Biennale Arte 2024, Fondaco dei Tedeschi presenta l’installazione Best regards – Anonymous Project di Lee Shulman, dal 17 aprile al 17 novembre.
Creato da Lee Shulman, regista cinematografico e collezionista, The Anonymous Project raccoglie e custodisce diapositive a colori dalla fine degli anni ’30 fino alla metà degli anni ’80, scattate da fotografi non professionisti di tutto il mondo. Un’energia straordinaria emerge da questi archivi intimi che documentano compleanni, feste, pranzi, ritrovi tra amici, istanti del quotidiano. I colori accesi e la nitidezza della pellicola Kodachrome catturano momenti familiari e senza tempo che formano il diario caleidoscopico di un’epoca e tracciano i contorni di una memoria collettiva, ordinaria ma preziosa.
Il progetto artistico Best regards – The Anonymous Project è una installazione che pervade tutto il Fondaco dei Tedeschi, snodandosi dalla corte al quarto piano e proponendo una pluralità di immagini che accompagnano il visitatore in un viaggio emozionante e intimo nei mitici anni ’60 e ’70. I luoghi, le date, i fotografi e i soggetti rimangono anonimi, raccontando tuttavia storie affascinanti dal sapore universale.
The Anonymous Project. Best regards. L’emozione di una narrazione allo stesso tempo intima e universale, nell’installazione di Lee Shulman al Fondaco dei Tedeschi di Venezia
Lee Shulman commenta in questo modo il suo intervento nell’edificio cinquecentesco “Oltre alle parole, c’è questo linguaggio universale che solo uno sguardo autentico può decifrare. È in quei momenti in cui i nostri sguardi si incrociano che scopriamo la vera bellezza dell’umanità. In ogni iride, si può percepire una storia, un viaggio, sogni intrecciati con i fili dell’esperienza. È un grande piacere per me condividere tutto questo con il pubblico veneziano”.
Best Regards – Anonymous Project sarà inaugurato il 17 aprile e sarà aperta al pubblico fino al 17 novembre.
Nato a Londra, Lee Shulman si è laureato alla Westminster School of Media, Arts and Design con una laurea in film e fotografia. Due anni di regia gli hanno valso numerosi premi sia nel Regno Unito che in Francia. Mentre viveva e lavorava a Parigi, ha fondato The Anonymous Project nel 2017, un progetto artistico di cui è anche il direttore artistico e per il quale raccoglie diapositive a colori da tutto il mondo. Questa vasta collezione vernacolare, una delle più significative e uniche al mondo, ha continuato a crescere sempre di più nel tempo. Lee ha avviato The Anonymous Project comprando casualmente una scatola di diapositive online, innamorandosi immediatamente delle persone e delle storie che ha scoperto attraverso queste piccole finestre sulle vite passate. Una memoria collettiva che era stata dimenticata e ora viene rivitalizzata attraverso mostre, pubblicazioni e progetti artistici collaborativi. La sua mostra ‘The House’ è stata uno dei momenti salienti del festival di fotografia di Arles nel 2019. Pubblicato nel 2022, il suo ultimo libro Deja View, che combina il suo lavoro con quello del fotografo Martin Parr, è stato acclamato dalla critica ed è stato oggetto di diverse mostre.