Nasce “Women Network in HealthCare”, il primo network di donne leader nel contesto sanitario per implementare una rete, ideare e realizzare progetti innovativi sulla leadership al femminile nella sanità.
Il progetto è stato avviato oggi, all’XValue Lab, nel corso dell’incontro promosso da Medtronic “Women Leader in HealthCare”, in cui 9 donne che ricoprono ruoli apicali in ambito sanitario hanno affrontato temi come l’empowerment, la conciliazione famiglia-lavoro, il fare squadra, il networking e la mentorship.
Mai come ora, infatti, donne e leadership sono argomenti attuali. Oggi, viene premiato chi ha qualità principalmente attribuite alle donne come la determinazione, la tenacia, l’empatia, la resilienza, l’essere multitasking, tutte doti che si rivelano oggi essere più adatte ai ruoli guida. Nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che nel settore sanitario le donne rappresentano il 70% della forza lavoro, tuttavia solo il 25% di esse occupa posizioni di leadership nel settore.
“Con questa iniziativa vogliamo connettere – spiega Michele Perrino, Presidente e Amministratore delegato di Medtronic Italia – donne leader nel settore sanitario affinché possano avviare iniziative volte ad accelerare il processo di sviluppo del talento femminile e sostenere una cultura nella quale le donne abbiano un ruolo sempre più rilevante. Questo è in linea con la visione di Medtronic e del nostro Hub italiano Minerva che vuole ispirare i leader della nostra realtà affinché le donne ricoprano una posizione decisionale nei processi aziendali a ogni livello. Una visione dettata dal nostro fondatore Earl Bakken che più di 20 anni fa dichiarava “I dream a world where Women Lead” e oggi declinata dal nostro CEO di aver entro il 2020 il 40% di leadership femminile in Medtronic”.
Women Network in HealthCare: il primo network per ideare e realizzare progetti innovativi sulla leadership delle donne nella sanità
Grazie alle numerose iniziative promosse in questi anni da Medtronic, Minerva Women Network è stata premiata con il 2020 Catalyst Award for Advancing Women.
Secondo il rapporto “Women in Business and Management: A Global Survey of Enterprises”[1], che ha analizzato i risultati di un’indagine su quasi 13.000 imprese in 70 paesi, le imprese che attuano iniziative di promozione della diversità di genere — in particolare a livello senior — ottengono risultati migliori, tra cui un aumento significativo dei profitti. Oltre il 57% degli intervistati ha convenuto che le iniziative sulla diversità di genere hanno migliorato i risultati di impresa. Inoltre, il rapporto ha rilevato che, a livello nazionale, un aumento dell’occupazione femminile è associato alla crescita del prodotto interno lordo (PIL) e, anche secondo le ultime stime di Banca d’Italia, se in Italia avessimo gli stessi livelli di occupazione femminile di altri paesi europei, il nostro PIL aumenterebbe del 7%.
Ed è proprio con questo intento che Medtronic, azienda leader nelle tecnologie biomediche, ha deciso di avviare, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, Women Network in HealthCare, il network di cui Medtronic condivide la visione supportandone lo sviluppo. L’obiettivo è quello di costruire una rete di donne leader nell’Healthcare per implementare un programma di iniziative volte a favorire lo sviluppo e la crescita delle donne e del loro talento nel settore della salute, affiancandosi a realtà e iniziative già esistenti e agevolandone lo sviluppo di nuove.
Grande interesse è stato dimostrato anche da parte di Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che da dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostro Paese, e di AmCham – American Chamber of Commerce – che hanno deciso di patrocinare l’iniziativa.
In ambito sanitario l’affermazione delle donne è storicamente complessa e per molti anni le differenze di genere hanno evidenziato una difficoltà di accesso delle stesse alla sala operatoria e da lì alle posizioni dirigenziali, alle quali molte sono state costrette a rinunciare. Un dato che fa riflettere, laddove le ricerche sul lavoro ospedaliero sono concordi nell’affermare che non solo le donne ottengono risultati indistinguibili da quelli dei colleghi uomini, ma mostrano anche maggiori capacità relazionali ed empatiche con pazienti e colleghi rispetto ai maschi, permettendo in molti casi migliori cure per il paziente.
Grazie agli ultimi dati disponibili pubblicati dal Ministero della Salute, sappiamo che in Italia nel 2017 i medici assunti erano 125.307, di cui solo 45.701 donne (poco più di un terzo). Quasi tutti i medici erano a tempo pieno ma dei soli 956 assunti part-time, ben 873 erano donne.
Problemi, questi, che hanno un peso specifico in Italia ma anche un riscontro globale. Per muovere il mondo verso una maggior presenza femminile nelle competenze scientifiche, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dal 2015 celebra ogni anno, proprio l’11 febbraio, la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.