Italo inaugura un percorso di formazione incentrato sull’autodifesa al femminile. In occasione dell’8 Marzo, infatti, prenderà il via una serie di appuntamenti formativi che proseguiranno fino al 25 Novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Coinvolto nel progetto, anche Telefono Rosa, per ampliare la portata sociale dell’iniziativa, mettendo questi corsi a disposizione non solo delle donne di Italo ma anche delle ospiti delle case rifugio gestite dall’associazione. Le case rifugio sono strutture dedicate, a indirizzo segreto, che forniscono un alloggio sicuro alle donne, vittime di violenza e ai loro bambini, a titolo gratuito e indipendentemente dal luogo di residenza, dove sostenere il processo di riabilitazione post-violenza.
Il progetto prevede degli incontri con cadenza settimanale: vere e proprie sessioni di formazione sul tema dell’autodifesa, guidate da professionisti che insegneranno come gestire una possibile aggressione e riconoscerne i segnali verbali e non verbali per prevenirla. Il corso sarà composto da una prima parte teorica in cui si affronteranno temi quali violenza di genere e psicodinamica del confronto, allo scopo di intercettare e disinnescare occasioni pericolose, seguita poi da una sessione pratica che trasmetterà tecniche e tattiche di difesa personale per reagire all’aggressione fisica. Le tecniche saranno presentate da istruttori di Krav Maga, arte marziale di origine israeliana. L’obiettivo del corso è quello di permettere alle donne di riconoscere le situazioni di rischio e reagire in modo corretto per salvaguardare la propria incolumità. Al termine di ogni giornata di formazione, le partecipanti riceveranno un attestato per certificare l’apprendimento delle nozioni del corso (ai sensi del D.lgs. 81/08).
Italo lancia un progetto di formazione relativo alle tecniche di autodifesa per tutte le dipendenti. Il corso sarà esteso anche alle donne ospiti delle case rifugio di Telefono Rosa, per assisterle nel percorso di riabilitazione post violenza
Italo mette a disposizione i corsi a tutte le sue donne (personale viaggiante, di stazione e di staff) per contrastare possibili episodi di violenza, che si verificano purtroppo in diverse situazioni della vita lavorativa e privata. L’azienda, che fa della parità di genere uno dei suoi pilastri, vanta una notevole rappresentanza femminile: su più di 1500 dipendenti circa la metà è donna con un’equa distribuzione fra le posizioni operative (a bordo treno ed in stazione) e quelle di staff. Inoltre, in questi ultimi anni sono cresciuti notevolmente i ruoli tecnici ricoperti da donne, come quello del Macchinista, dell’Operatore di Impianto o dell’Istruttore, figure fino a pochi anni fa esclusivo appannaggio maschile.
La scelta di Italo si inserisce in un momento di grande preoccupazione per l’incolumità femminile, acuito sicuramente dalla pandemia: secondo i dati Istat, infatti, sono state oltre 15 mila le donne vittime di violenza che nel 2020 hanno chiesto aiuto ai Centri antiviolenza che aderiscono all’intesa Stato Regioni. Fenomeno purtroppo proseguito nel 2021, che ha registrato più di 12mila denunce nei primi 9 mesi.
“Inauguriamo un progetto importante ed ambizioso. Italo mette da sempre le persone al centro dei propri progetti e questa ne è un’ulteriore testimonianza” dichiara Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato di Italo. “Offriamo uno strumento concreto a tutte le nostre dipendenti e, grazie a questa nuova collaborazione con Telefono Rosa, anche a tante altre donne che potranno ottenere aiuto da questa iniziativa. Riteniamo che formazione e sensibilizzazione siano fondamentali nella lotta contro la violenza di genere”.
“Tutte le volontarie del Telefono Rosa ringraziano Italo per la bellissima iniziativa. Difendersi non significa rispondere alla violenza con la violenza, ma avere degli strumenti per proteggersi. Per le donne, soprattutto coloro che sono all’interno di una casa rifugio, è davvero importante. Anche l’autodifesa fa parte di un percorso lento e difficile per riprendersi in mano la propria vita” spiega Gabriella Carnieri Moscatelli, Presidente di Telefono Rosa. “Da oltre trent’anni il Telefono Rosa sostiene le donne e lo fa con tutti i mezzi a disposizione. Questi corsi sono un altro strumento, un altro passo verso la libertà e l’autodeterminazione”.