Sabato 22 giugno l’assemblea di FERPI, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, ha nominato i nuovi membri del Consiglio Direttivo Nazionale ed eletto il nuovo presidente: a ricoprire questo importante ruolo è ora Rossella Sobrero, professionista del settore che si occupa di comunicazione sociale e di sostenibilità da oltre 20 anni. Già presidente di Koinètica – realtà fondata nel 2002 dedicata in modo esclusivo alla responsabilità sociale d’impresa – Rossella Sobrero si trova dunque a dover guidare le attività del nuovo corso della Federazione in un periodo storico che vede il panorama comunicativo in continua evoluzione. Di queste future sfide abbiamo parlato proprio con la nuova presidente.
FERPI e il supporto alla crescita della cultura della sostenibilità
Dott.ssa Sobrero, lei lavora nel settore della comunicazione da oltre 20 anni. Che significato ha per lei, oggi, questo nuovo importante incarico per FERPI?
Certamente un onore ma anche un grande impegno perché le sfide che ci attendono sono molte. Una delle più importanti è riuscire a valorizzare la professione in un momento di “metamorfosi” dove cambia il mercato, si modificano strumenti e linguaggi, evolve la professione del comunicatore.
L’associazione FERPI esiste dal 1970 e da allora opera per supportare la professione dei relatori pubblici e dei comunicatori. Quali sono, in questo senso, le sfide che oggi vanno affrontate per portare avanti questa mission?
FERPI vuole diventare sempre di più un attore del cambiamento. Vogliamo impegnarci a dare voce ai professionisti delle Relazioni Pubbliche nel dibattito pubblico, dialogare con le istituzioni, confrontarci con altre organizzazioni. Credo sia importante anche contribuire alla crescita della cultura della sostenibilità mettendo le nostre competenze al servizio di chi crede in un futuro più responsabile per le persone e il pianeta.
I progetti di Rossella Sobrero alla guida di FERPI
Quali sono le prime iniziative che intende promuovere in questo suo nuovo ruolo?
Abbiamo avviato la creazione di uno steeering commitee che avrà il compito di “riscrivere le regole”. Partiremo dallo studio di organizzazioni simili alla nostra che, pur operando in campi diversi, hanno trovato modalità snelle per gestire in modo efficiente la vita associativa e analizzeremo quanto succede in altri Paesi prendendo spunto da associazioni del nostro settore che hanno trovato soluzioni innovative. Con la consapevolezza che le nuove regole dovranno rispettare quanto richiesto dalla legge 4 oltre che rispondere alle esigenze dei nostri associati che operano in contesti diversi.
Stiamo anche creando alcuni gruppi di lavoro a cui verrà affidato il compito di proporre iniziative su diversi temi. Inoltre sarà portato a termine il percorso di revisione della norma UNI sulle professioni della comunicazione e continueremo a collaborare con le altre associazioni sull’evoluzione della legge 150/2000. In accordo con le Delegazioni, saranno avviati contatti con le istituzioni locali proponendo la presenza di FERPI in tavoli di lavoro, incontri, eventi promossi sui territori.
Tra le iniziative di FERPI c’è anche UniFERPI, ponte tra la realtà accademica e il mondo del lavoro. In che modo crede sia possibile, vista anche l’attuale situazione, supportare i giovani comunicatori nell’inserimento dell’ambito lavorativo?
Certamente il rapporto con l’università ci sta molto a cuore e vogliamo che UniFERPI si rafforzi sempre di più. In passato, grazie all’impegno di alcuni colleghi, sono stati firmati accordi di collaborazione con diversi atenei, organizzati master, create occasioni di scambio e confronto. L’impegno continuerà: con la collaborazione delle Delegazioni territoriali verrà impostato un piano per attivare o riattivare i rapporti alcune università che si occupano non solo di comunicazione ma anche di economia, sociologia, marketing, sostenibilità… Crediamo importante il ruolo dei giovani per dare nuovo slancio alla nostra associazione.
Lucia Mancini