In cosa è cambiata l’azienda automobilistica torinese dopo l’alleanza con Chrysler ce lo spiega il Dott. Nicola Pumilia. A colloquio con il Fleet Manager di Fiat Group Automobiles per discutere del mercato italiano, di quello internazionale e di come le vetture Fiat si collocano al loro interno.
Come si colloca Fiat all’interno dell’attuale panorama automobilistico internazionale?
L’alleanza Fiat /Chrysler ci offre una nuova opportunità di ulteriore crescita. L’alleanza ci garantisce infatti lo sviluppo di nuove piattaforme, la creazione di nuovi modelli per il completamento della gamma, ma anche il miglioramento della nostra rete di distribuzione e l’incremento di sinergie commerciali. Fiat, unendosi a Chrysler, si presenta sul mercato automobilistico con un’offerta certamente migliore e globale. Non a caso abbiamo ideato una struttura di International Key Account Manager con l’obiettivo di offrire un punto di riferimento unico ai nostri Clienti Flotte presenti su più mercati. Fiat porta avanti un’importante strategia internazionale che, naturalmente, deve essere ben applicata prima di tutto a livello europeo, attraverso la presenza a livello capillare in tutte le principali aziende d’Europa.
Qual è invece la posizione di Fiat nel mercato italiano?
Anche in Italia Fiat intende mantenere la posizione di leadership nelle flotte. Il Gruppo Fiat anche qui offre importanti opportunità per le aziende, consistenti in soluzioni chiavi in mano di mobilità. Partendo dall’ampia gamma di prodotto, si mettono a disposizione del cliente le aree di eccellenza del Gruppo, dai motori ecologici allo strumento eco: ad esempio Drive fleet, riservato ai fleet manager, non è altro che la declinazione della soluzione eco. Inoltre due leve decisive sono da supporto all’azione: la capillarità della rete, sia in Italia che nell’intera Europa – basti pensare che in Italia il servizio post vendita è garantito da oltre cinquemila officine autorizzate dal Gruppo, con consegne e servizi nelle aree più vicine al cliente – nonché l’ampissima gamma di prodotti dei brand Fiat disponibili presso un unico interlocutore.
Un altro importantissimo attore nel mercato delle flotte aziendali, oltre alle case automobilistiche, sono le società di noleggio. Come collabora il principale gruppo automobilistico nazionale con le società di noleggio a lungo termine che operano nel nostro Paese? Quali sono le sue opinioni riguardo agli sviluppi che potrebbero caratterizzare questa collaborazione e riguardo alle strategie da mettere in atto, insieme, per far crescere il settore?
Il settore del noleggio è per noi un target molto importante, dal momento che in molti casi il loro lavoro può intrecciarsi con il nostro grazie ai servizi finanziari da loro offerti, così come la gestione di flotte nella soluzione-mobilità indirizzata alle grandi aziende, soluzione che pertanto viene definita in un sistema di relazioni e trattative “triangolari”.
Quali sono le principali novità che avete in serbo per le flotte del nostro Paese, sia a livello di prodotto sia a livello di servizi, nel futuro prossimo?
Con la gamma attuale FGA è in grado di rispondere a tutte le esigenze del cliente flotte, offrendo un’ampia scelta che va dal veicolo da lavoro fino all’auto di rappresentanza. La gamma totale presenta 22 modelli di passenger car che consentono di coprire oltre l’80% della domanda totale di mercato, mentre per i 7 veicoli commerciali ci garantiscono la copertura al 100% del settore nella fascia fino a 2 tonnellate di portata utile. FGA ha in totale 7 nuovi prodotti previsti per quest’anno, ciascuno capace di rispondere a specifiche esigenze.
Ci può elencare quali sono le grandi novità di quest’anno in casa Fiat?
La nuova Lancia Ypsilon, ad esempio, è una compatta di lusso che offre tutto il fascino Lancia in meno di 4 metri – per la prima volta nella famiglia Ypsilon, in versione 5 porte. Lussuosa, economica ed ecologica – con emissioni CO2 di soli 99 grammi / km, grazie al nuovo motore benzina TwinAir (al debutto su Lancia). Freemont segna invece il ritorno della Fiat nella classe delle family car – per offrire ai Clienti interni “user-chooser” la sicurezza e le performance di una ottima station wagon con i sette posti e l’eccezionale flessibilità di un MPV. Il Freemont rappresenta un’ottima soluzione per managers, informatori farmaceutici, dirigente junior/senior e allo stesso modo per agenti di comercio, tassisti e per tutti coloro che utilizzano la macchina come strumento di lavoro.
Con la Compass and Grand Cherokee rilanciamo in Europa un marchio glorioso: Jeep, che ha inventato il concetto stesso di “offroad”. La vera novità è che al momento Jeep ha in gamma un prodotto interessante anche per il mercato delle auto aziendali: il Compass in versione a due ruote motrici.
La nuova Thema affronta il più difficile, ma anche il più prestigioso, dei segmenti del mercato, con l’ambizione di offrire finalmente una vera alternativa. Per raggiungere questo obiettivo la nuova Thema coniuga dimensioni, comfort e presenza su strada, caratteristiche tipicamente americane, con il lusso degli interni in pelle Poltrona Frau®, il silenzio ovattato delle grandi Lancia e la cura dei dettagli che esprimono il meglio del “Made in Italy”. Tutto abbinato nel rispetto ambientale assicurato dal turbodiesel italiano 3.0L V6 (con potenze da 190 CV e 224 CV).
Spazio anche a Lancia Voyager, un’invenzione Chrysler che ha cambiato il linguaggio automobilistico inserendo una nuova parola e generato un nuovo mondo: MPV. Il modello “incontra” lo stile italiano trasformandosi in un esclusivo monovolume alto di gamma dove l’expertise Chrysler per il viaggio si unisce a quella Lancia per il piacere di guida, il benessere a bordo, la silenziosità nell’abitacolo, l’arte del dettaglio e il gusto del “made in Italy”.
E poi naturalmente il nuovo Ducato – sesta generazione di uno dei veicoli commerciali più venduti di sempre. Con un prezzo medio del carburante ormai vicino a 1.5 euro per litro, la prima area da prendere in considerazione è ovviamente il consumo. Il nuovo Ducato 2.0 115 Multijet consuma 6,4 litri per 100 km – molto meno dei concorrenti. Volendo tradurre tutto ciò in soldi, se consideriamo una percorrenza media di 40.000 km all’anno, con Ducato si spendono circa 3.700 euro di carburante. Confrontando questa cifra con i competitor, vediamo che Ducato può farvi risparmiare da 1.100 a 1.400 euro all’anno. Per una flotta di dieci veicoli, significa che alla fine dei tre anni di un contratto voi avete fatto un “saving” corrispondente al costo di un veicolo nuovo. Un secondo punto di interesse importante sono gli intervalli di manutenzione – che per il nuovo Ducato sono stati portati a 48,000 km. Traduciamo questo dato in fermo veicolo: durante un contratto medio, 3 anni e 120.000 km Ducato si ferma per la manutenzione programmata solo 2 volte – contro 4 volte dei principali concorrenti; Eurotax ci dice che, dopo tre anni, un Ducato del 2008 vale ancora più del 42% del suo prezzo iniziale. Questi lanci completano la nostra offerta e ci consentono di soddisfare al meglio tutte le esigenze di mobilità e trasporto.