Henkel ha festeggiato i primi 90 anni in Italia con la mostra ’90 volte Henkel: la rivoluzione quotidiana’ che, fino all’8 ottobre alla Fondazione Riccardo Catella di Milano, ha raccontato la storia dell’azienda e dei marchi iconici che hanno contribuito all’evoluzione dei consumi e delle abitudini delle persone. Fondata a Düsseldorf, in Germania, nel 1876, Henkel si è stabilita nel nostro Paese nel 1933 e, con i suoi prodotti per la cura della casa e della persona, la creatività e l’industria, ha accompagnato i cambiamenti che in 90 anni hanno trasformato le famiglie, la società e l’economia.
“Henkel è presente nelle case e nelle imprese italiane con tanti marchi celebri tra cui Dixan, Pril, Schwarzkopf, Loctite e Pritt. La nostra è una storia fatta di piccole, grandi rivoluzioni che hanno migliorato la vita quotidiana rendendo più semplice fare il bucato, prendersi cura dei propri capelli, esprimere sé stessi o produrre qualcosa”, ha commentato Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di Henkel Italia. “Vogliamo celebrare i 90 anni di Henkel in Italia ripercorrendo le pagine più significative della storia del Paese, raccontando cosa c’è dietro alle innovazioni che sono entrate nella nostra quotidianità e i valori che le hanno ispirate”.
I primi contatti commerciali della casa madre in Italia risalgono al maggio 1893, quando lo stesso fondatore Fritz Henkel, in una lettera indirizzata al responsabile vendite, scrive di aver “spedito le prime 100 casse [del detersivo per bucato Bleich-Soda] in Italia”, augurandosi di “sviluppare l’Italia come mercato di vendita” visto che “le campionature arrivate circa otto giorni fa hanno avuto un successo strepitoso”.
L’azienda viene costituita a Lomazzo (Como) nel 1933 come Società Italiana Persil e cresce fino a diventare una realtà che oggi conta 840 dipendenti distribuiti tra gli uffici di Milano e gli stabilimenti di Ferentino (Frosinone), dove si producono detersivi per il bucato e le stoviglie, Casarile (Milano) e Zingonia (Bergamo), specializzati negli adesivi per l’industria. A queste sedi si aggiunge il centro applicativo Adhesive Technologies di Caleppio di Settala (Milano).
Henkel ha festeggiato i 90 anni in Italia con la mostra “90 volte Henkel: la rivoluzione quotidiana”
Partendo dalla lettera di Fritz Henkel, la mostra ’90 volte Henkel: la rivoluzione quotidiana’ propone un vero e proprio viaggio nel tempo, con un percorso interattivo ed esperienziale fatto di immagini, oggetti e aneddoti. L’esposizione riproduce una città con tanti negozi affacciati sulla piazza principale: la lavanderia ripercorre l’evoluzione del bucato e della pulizia della casa, il beauty club racconta la trasformazione dei prodotti per capelli guardando ad acconciature e stili come espressione di sé e del proprio tempo, l’officina approfondisce il fai-da-te e la continua innovazione degli adesivi destinati alla produzione industriale di automobili, smartphone, confezioni per alimenti, rotoli di carta igienica e molti altri manufatti.
Il percorso continua con la cartoleria e i prodotti per la creatività dei grandi e dei bambini, e l’atelier dove è esposto l’abito disegnato da Leonardo Persico e indossato dalla drag queen Elecktra Bionic durante Milano Pride 2023, occasione per sottolineare l’attenzione di Henkel all’inclusione e al rispetto della diversità, in qualsiasi colore essa si presenti.
La mostra dedica spazio anche ai linguaggi e i modi di comunicare che i marchi Henkel hanno contribuito a formare e diffondere nel nostro Paese, spesso introducendo termini ed espressioni mai sentiti prima. I visitatori possono divertirsi a ritrovare alcuni dei protagonisti delle più famose campagne pubblicitarie, da Franco Cerri, “uomo in ammollo” di Bio Presto, all’eroe mascherato Mister X di Dixan, fino a Ferruccio Amendola, storico testimonial di Vernel, e l’ “uomo appeso a testa in giù” di Loctite Super Attak. Molti degli slogan di questi marchi sono entrati nella storia della pubblicità, come “Nuovo? No, lavato con Perlana”, “Schwarzkopf, la libertà inizia dalla testa” oppure “Super Attak. Unisce e non tradisce”.
Particolare attenzione è dedicata infine alla sostenibilità, che fin dalle origini è parte del modo di fare impresa di Henkel. L’esposizione richiama alcuni dei traguardi raggiunti nel mondo e in Italia, tra cui il lancio dei primi flaconi Dixan in plastica riciclata nel 1992, l’introduzione dell’alfabeto Braille sulle confezioni dei detersivi nel 2009 (prima azienda a farlo nel settore della detergenza), la completa eliminazione delle microplastiche dai prodotti cosmetici nel 2016.
“Mettiamo in mostra i prodotti per raccontare come sono cambiate le persone che li hanno usati in queste nove decenni. Tanti sorrideranno davanti ai fustini rotondi del detersivo in polvere, spesso recuperati come contenitori per i giocattoli, oppure rivedendo le acconciature degli anni Settanta e Ottanta, ispirate alle dive del cinema e delle serie TV di quegli anni”, ha aggiunto Mara Panajia. “Ai più giovani vogliamo trasmettere la passione per l’innovazione che guida l’azienda, fedele allo spirito pionieristico di Fritz Henkel e alla rivoluzione quotidiana che vogliamo continuare a innescare”.