Nello scenario delineato dall’Osservatorio Arte e Cultura di CSA* e presentato oggi al MUDEC – Museo delle Culture di Milano, emerge l’importanza crescente del ruolo delle aziende per il settore culturale in veste di valido alleato nella promozione, sostegno e diffusione di una cultura artistica in Italia attraverso un dialogo costruttivo, un supporto finanziario e progettualità condivise. Una richiesta che arriva dagli italiani stessi che per l’87% chiedono maggiore sostegno finanziario da parte delle aziende, premiando quelle socialmente impegnate (90%) sia nell’acquisto di prodotti che come luogo di lavoro. Si delinea un’area di opportunità nella collaborazione tra pubblico e privato, tra realtà aziendali e mondo culturale, che può trovare nella consulenza strategica di comunicazione un partner capace di mettere a frutto questa opportunità come acceleratore delle strategie ESG, di reputazione e posizionamento aziendali. “La Comunicazione al servizio del Valore Culturale” è la missione abbracciata con la nascita di Havas Arte e Cultura, un nuovo hub di consulenza di comunicazione e marketing che attraverso cinque pilastri (Audit, Strategia, Design, Amplificazione, Misurazione) si pone l’obiettivo di portare ad un livello più alto del semplice mecenatismo o sponsorizzazione la relazione tra cultura e impresa, favorendo la collaborazione per un beneficio al nostro Paese.
Havas Arte e Cultura, presentato oggi il nuovo hub di consulenza di comunicazione e marketing
“Come comunicatori dobbiamo sempre più esercitare un ruolo strategico supportando le aziende nel realizzare iniziative virtuose e di valore e nell’agevolare le imprese a comprendere il beneficio dell’impegno in arte e cultura sulle persone – cittadini e popolazione interna. Gli Italiani desiderano e si aspettano che siano le imprese a intervenire per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale, dove le istituzioni non possono arrivare. È un gesto di grande responsabilità in cui tutti siamo chiamati a intervenire e contribuire per valorizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione.” commenta Caterina Tonini (nella foto) – CEO di Havas Creative Network, che prosegue: “L’offerta di Havas Arte e Cultura va a costituire un modello unico, tailor-made sulle singole esigenze dell’impresa o dell’organizzazione per sostenere i propri progetti in ambito artistico e culturale attraverso un team di professionisti in grado di analizzare lo scenario competitivo e fornire progettualità targettizzate e volte al risultato e amplificate da strategie di comunicazione ad hoc.”
“Misurare un fenomeno significa farlo esistere. Il nostro osservatorio vuole proprio aprire gli occhi degli italiani sulle potenzialità inespresse della relazione impresa e cultura. Gli italiani condividono una grande aspettativa da parte del nostro Paese verso l’arte e la cultura, non solo perché è per loro un interesse ai primissimi posti, ma anche perché l’85% ritiene fondamentale preservarle, considerandole un punto chiave nell’agenda politica sotto il profilo dell’accessibilità e una priorità nelle strategie aziendali per ciò che riguarda il sostegno a nuove forme culturali, le localizzazioni territoriali, il supporto dei nuovi talenti e il lancio di eventi culturali innovativi. Il pensiero diffuso è che il sostegno privato sia molto basso: per il 71% le imprese private non sostengono a sufficienza il settore culturale” commenta Daniele Frattini- Chief Data Officer CSA – Havas.
“Un settore così peculiare deve essere supportato da iniziative dedicate, che facciano leva su un marketing gentile, in grado non solo di capire le fragilità di questo comparto, ma anche di valorizzarlo attraverso proposte che soddisfino il pubblico fruitore, generando ricchezza e sostenibilità per l’impresa culturale nonché un impatto economico e sociale per il territorio che la ospita. Solo attraverso una cultura più comunicativa, offerte culturali più visibili e leggibili è possibile stimolare lo sviluppo e la crescita dei consumi culturali in Italia favorendo una maggior partecipazione e inclusione dei pubblici. È necessario realizzare un nuovo patto tra pubblico e privato per migliorare l’offerta culturale e stimolare la partecipazione diffusa.” commenta Maurizio Luvizone** – Senior Advisor di Havas Arte e Cultura.
Questo marketing non convenzionale può agire sul mondo della conoscenza, supportando le organizzazioni artistiche e culturali, che hanno bisogno di «far sapere» la loro offerta per creare valore e sostenibilità e su quello delle aziende, che attraverso la cultura agiscono responsabilmente e migliorano il proprio storytelling. In questo rinnovato impegno verso il settore artistico-culturale, Havas crede fortemente nel ruolo nevralgico della consulenza strategica di comunicazione, creando con Havas Arte e Cultura un hub di connessione tra il mondo del «sapere» e quello del «saper fare» attraverso relazioni e progetti di partenariato attivo delle imprese e con le istituzioni e le organizzazioni artistiche e culturali, facilitando il dialogo e la collaborazione pubblico/privato su progetti di ampio respiro istituzionale per il rilancio dei consumi culturali con campagne sociali e attività sul territorio.
*CSA è la sigla dedicata ad accelerare la comprensione e migliorare i risultati di business delle imprese attraverso analytics e soluzioni di machine learning.
**Maurizio Luvizone, esperto in ambito artistico culturale nonché consulente in management delle organizzazioni non-profit, culturali e scientifiche, che ha raccolto testimonianze d’impresa, nonché moderato una tavola rotonda composta da Barbara Tagliaferri Chief Brand & Communications Officer Art & Finance coordinator Deloitte Italy, Ilaria Bonacossa Direttrice Palazzo Ducale Genova, Marcello Smarrelli Direttore Artistico di Fondazione Ermanno Casoli di Elica, Maurizia Rebola Direttore OGR Torino, Serena Morgagni Direttore Comunicazione BPER Banca.