Granarolo, uno dei maggiori operatori agro industriali del Paese a capitale italiano, attraverso le proprie confezioni di Latte Intero UHT lancia insieme a CEFA, organizzazione non governativa attiva nel sostegno della povertà, una campagna di raccolta fondi per sostenere le madri del Mozambico. Il Paese, due mesi fa, è stato infatti colpito dal passaggio del ciclone Idai che ha causato oltre un milione e 850 mila sfollati, di cui un milione di bambini e che ha danneggiato e distrutto oltre 350.000 case. L’iniziativa si lega alle tematiche al centro di Exco 2019, la fiera della cooperazione internazionale in programma dal 15 al 17 maggio a Roma.
Le confezioni di latte intero Granarolo UHT diventano mezzo di comunicazione per veicolare l’iniziativa di CEFA, attraverso una grafica posta in evidenza sul brik. Il latte, elemento fondamentale nella nutrizione dei più piccoli, attraverso chi lo produce diventa anche lo strumento di raccolta fondi per aiutare le mamme mozambicane che oggi fanno fatica a nutrire i propri bambini. Il progetto prevede che con 50 centesimi al giorno si possa adottare una mamma.
“Stiamo distribuendo nella zona 30 kg di alimenti ogni 15 giorni per ogni nucleo familiare: riso, olio, farina di soia e fagioli, ma questo è soltanto un aiuto temporaneo spiega Roberto Proietti, responsabile CEFA nel paese. La perdita della produzione agricola comporterà una grave crisi alimentare nei prossimi mesi a causa dei mancati raccolti.
La situazione è drammatica – continua Proietti – poiché sono stati abbattuti anche i magazzini (cesti, sacchi e contenitori vari) in cui le famiglie conservavano i viveri, che gli avrebbero consentito il sostentamento. Con oltre un milione di bambini a rischio fame, ci siamo mobilitati per aiutare le mamme del Mozambico. Vogliamo che tornino a coltivare per produrre alimenti per i loro bambini. Non possiamo più aspettare”.
Il Distretto di Nhamatanda, dove CEFA svolge attività agricole e di formazione nutrizionale, è sommerso dall’acqua a causa dell’esondazione del fiume Pungue. L’acqua stagnante ha fino ad ora provocato 7.500 casi di malaria, rendendo necessario un intervento immediato. Le aree nella zona fuori Beira e nel Distretto di Dondo, dove si trovano le comunità degli allevatori, hanno subito grandi danni con conseguente perdita di capi bovini. Gli allagamenti hanno inondato i campi coltivati, oltre 715 mila ettari di colture sono andate distrutte: non esistono più piante e non si avrà il raccolto della prima stagione di produzione.
Per maggiori informazioni su come sostenere le mamme del Mozambico è possibile consultare il sito di CEFA o chiamare il numero verde 800 600 872.
Con 50 centesimi al giorno, (180 euro annui) le madri riceveranno:
Sementi di mais, pomodoro, patate, fagioli, melanzane;
Attrezzi agricoli (zappa, vanga, rastrello)
Formazione per produrre meglio e di più;
Utensili da cucina (padella, scolapiatti, recipiente per acqua pulita, piatti, posate)
Parteciperà a corsi sulla nutrizione migliorando l’apporto proteico del pasto dei bambini valorizzando fagioli, latte e derivati
Cloro per purificare l’acqua