“L’evoluzione della tecnologia significa non fermarsi mai. ‘Questo viaggio è solo all’uno per cento’ perché anche un’applicazione come fb non si può fermare mai. Il futuro tra dieci anni sarà nei servizi di messaggistica, nella realtà virtuale e nell’intelligenza artificiale.
Sono le aree che stiamo studiando ma nessuno ancora sa come sarà il prodotto nei prossimi anni”. Così Richard Allan, vice presidente public policy Facebook in Europa, Medio Oriente e Africa intervistato da Tobias Piller a Trani il 25 giugno, durante la terza giornata di DigithON, la maratona delle idee digitali che si è conclusa domenica 26 domani a Bisceglie.
“Facebook aiuta le persone a trasformare il loro nome in un brand e grazie ai fan chiunque si può promuovere davanti ad un numero infinito di potenziali contatti”, ha spiegato Allen, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa. “Facebook ti dà questa possibilità in modo gratuito ma un utente può anche utilizzare gli strumenti di advertising per potenziare i contatti. I business digitali impiegano molte meno persone rispetto alle attività tradizionali ma hanno un impatto globale. Per esempio anche un’attività di nicchia di un piccolo paese può raggiungere un potenziale mercato fatto di 1miliardo e 600mila persone che sono gli utenti di Facebook nel mondo”.
“Noi connettiamo le persone che sono interessate al contenuto”, ha aggiunto ancora. “Questo è possibile anche grazie al ‘data driven business’ che ci permette di avere milioni di dati e di fare ricerche e Facebook gestisce tutto ciò in maniera responsabile. La maggior parte dei business digitali utilizzano dati personali forniti consapevolmente dalle persone. Se il contratto è chiaro e io fornisco i miei dati posso avere un ritorno e un business che funziona e un ritorno economico”. “Noi – ha concluso – abbiamo bisogno di prodotti che siano ispirati da tutti e questo è quello che determina il successo di Facebook. Raccogliamo le idee e i prodotti migliori di qualsiasi mercato”.