Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo e del Salone del Mobile.Milano, non nasconde la soddisfazione per i risultati eccellenti della kermesse di quest’anno. Il boom di visitatori e una serie di segnali positivi – che vanno dalla ripresa del mercato interno alla crescita costante sui mercati esteri, con il Salone che approda a novembre in Cina a Shanghai – suggeriscono fiducia nelle rosee prospettive di sviluppo del settore arredamento. Da qui si parte per costruire sinergie e strumenti virtuosi al servizio del successo della manifattura italiana di qualità.
Il 55esimo Salone del Mobile si è concluso registrando un’affluenza record, con più di 300.000 visitatori: quali sono stati i momenti da incorniciare di questa edizione? Che bilancio e quali previsioni è possibile tracciare per il settore a partire dalla sua manifestazione di riferimento?
Quest’anno abbiamo registrato un totale inedito di 372.000 presenze, con un incremento del 4% rispetto all’edizione 2014 – anno in cui si sono svolte le biennali dedicate alla Cucina e al Bagno. Nelle due giornate di apertura al pubblico, sabato e domenica, gli ingressi sono stati 41.372 Sicuramente mi preme sottolineare come questa edizione, con la presenza del 67% di operatori esteri di alto profilo e con forte potere di acquisto, secondo i commenti degli espositori, ha confermato, ancora una volta, la forte vocazione internazionale e l’importanza dell’export come elemento ormai imprescindibile del settore.
Quanto è stata rilevante per questo Salone definito "della ripresa e della crescita" l’influenza di Expo?
Sicuramente EXPO ha consolidato la reputazione di Milano nel mondo, permettendo l’accesso al made in Italy ad un numero veramente ampio di soggetti. Lo scorso anno abbiamo compiuto molte azioni per portare al massimo la sinergia tra il Salone del Mobile e i risultati ci hanno soddisfatto. Sono profondamente convinto che tale sinergia di manifestazioni internazionali che hanno come protagonista la città di Milano sia fondamentale e che contribuisca al prestigio dell’Italia e del suo know-how, di cui il mondo ha ancora molta fame ma che dobbiamo cercare di comunicare al meglio.
Quanto è cruciale l’appuntamento del Salone del Mobile in Cina a novembre per la costruzione di nuovi equilibri e nuove sinergie?
Assolutamente indispensabile. Per questo dal 19 al 21 novembre è previsto il debutto del Salone del Mobile.Milano Shanghai, nella prestigiosa location dello Shanghai Exhibition Centre per raccontare ai cinesi l’eccellenza del mobile e dell’Italian lifestyle. I dati di mercato confermano infatti le crescenti opportunità che si stanno aprendo per le aziende sul mercato: nel 2015 le vendite in Cina sono cresciute del 27,5% e le prospettive appaiono in ulteriore miglioramento, con una crescita stimata del 40% entro il 2019. A Shanghai il Salone si svilupperà su un’area di circa 4.000 mq proponendo l’eccellenza del design e del mobile italiano ma non solo; non mancheranno all’interno dell’area espositiva alcune aree dedicate alle migliori espressioni dell’Italian lifestyle, mettendo così in scena la narrazione del meglio del vivere italiano.
Il Made in Italy è un vero e proprio valore di business in grado di fare la differenza, soprattutto all’estero: quali sono i nuovi mercati stranieri in cui il legno arredo italiano può trovare nuova linfa vitale?
Per quanto riguarda il macrosistema arredamento, l’export sta trainando la ripresa del settore: Francia e Germania si confermano i mercati più importanti di riferimento; ottimi risultati arrivano dal mercato USA (+22,4%), Gran Bretagna (+15,3%) e Medio Oriente (+19,9%). La Cina, nonostante le turbolenze economiche, sta spingendo forte sull’acquisto di arredo made in Italy (+27,5%). L’Iran, pur registrando valori di export ancora piccoli (attorno ai 23 milioni di euro), mostra segnali di crescita molto interessanti (+32,9%).
La vera sfida da affrontare riguarda oggi il mercato interno: quali sono le criticità da superare per accelerare e rendere costante il segno positivo?
Voglio sottolineare come nel 2015 il Bonus Mobili e più in generale le detrazioni fiscali sulla casa, hanno prodotto un effetto benefico sul settore, sia in termini di fatturato aggiuntivo generato per le aziende sia in termini psicologici come maggiore motivazione all’acquisto. Per la prima volta dopo anni di calo, nel 2015 anche il mercato interno ha ricominciato a crescere i consumi di arredo in Italia fanno segnare +1%. Dobbiamo ripartire da qui, creando sinergie e strumenti virtuosi per far ripartire la fiducia del mercato interno.
Per le aziende è fondamentale fare sistema per crescere: in questo percorso quanto può essere incisivo il supporto dello Stato?
Assolutamente fondamentale. Infatti oltre al già citato Bonus Mobili, in questi anni e soprattutto per l’edizione 2016 del Salone abbiamo avuto grande supporto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’istituto Nazionale per il Commercio Estero. Entrambi i soggetti infatti, riconoscendoci come eccellenza assoluta e fondamentale per sistema paese, hanno dato un contributo fondamentale e costante per la promozione in Italia e all’estero del Salone del Mobile e non solo. Inoltre il Governo ha dimostrato una volta di più l’affetto e la stima per il Salone del Mobile, intervenendo direttamente in fiera innanzitutto con il premier Matteo Renzi, ormai alla terza partecipazione, e coi diversi ministri che ci hanno fatto visita. Altro grande segno di appoggio è stato l’annuncio dato dal ministro Paolo Gentiloni, che ha annunciato un "Italian Design Day" con eventi in tutto il mondo. Si tratterà di una giornata internazionale del Design italiano che si svolgerà dal prossimo anno in coincidenza con la prima giornata della 56/ma edizione del Salone del Mobile e che prevede il coinvolgimento dell’intera rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo.
Elisabetta Pasca