Il 45% delle donne manager pensa che ci sia un gap salariale tra persone di genere diverso all’interno della propria azienda e l’85% ha pensato di cambiare azienda negli ultimi 5 anni, sintomo di realtà lavorative che non sono in grado di valorizzare e trattenere i propri talenti. Un fenomeno che spesso si concretizza nella ricerca di un nuovo posto di lavoro: infatti, il 53,3% afferma di aver cambiato azienda negli ultimi 5 anni.
Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dalla survey condotta su un campione di cento donne appartenenti alla community di WomenX Impact, il principale evento sull’empowerment e l’imprenditoria femminile in Italia. Creato da Eleonora Rocca, WomenX Impact nasce per valorizzare il ruolo delle donne nella società civile ed economica attraverso la presentazione di case studies e testimonianze di leadership femminile esposte da importanti imprenditrici, manager, CEO, influencer e libere professioniste. l palinsesto degli speaker conta già numerose presenze e figure internazionali che arrivano da tutto il mondo, da Boston, Dubai, Parigi, Londra, e non solo, pronte a salire sul palco per formare ed ispirare le leader di oggi e di domani.
Al seguente link è possibile visionare la prima parte del programma di WomenX Impact: https://womenximpact.com/programma-2023/. La seconda parte, invece, verrà annunciata a settembre.
Empowerment femminile: per il 45% delle donne manager esiste in azienda un gap salariale con gli uomini di pari livello
Tornando ai dati, emerge che il 64% delle intervistate ritiene che ci siano delle soft skill che riescono ad avvantaggiare di più le donne rispetto gli uomini, come ad esempio: una maggior capacità organizzativa (indicata dal 28% delle intervistate), maggiore empatia (26%) e una maggior capacità di mediazione (6,7%). Capacità che non trovano concretezza nella quotidianità lavorativa, dato che il sentimento comune è quello di non sentirsi valorizzate abbastanza sul luogo di lavoro. Inoltre, il 47% afferma che all’interno delle proprie aziende non sono state attuate azioni concrete per migliorare il livello di parità salariale di genere.
Riguardo gli ostacoli per le donne nei loro percorsi di carriera, il 50% indica che il maggior impedimento sia la poca possibilità di conciliare la vita lavorativa e quella familiare. Segue con 36,7% il retaggio culturale, come ad esempio i pregiudizi e gli stereotipi nei confronti delle donne, e la disuguaglianza di retribuzione tra uomini e donne indicata dal 6,7%.
Interpellate sulle azioni concrete per combattere il gender gap, il 51,7% ritiene essenziale che le aziende adottino politiche trasversali di welfare che favoriscano un maggior equilibrio tra famiglia-casa-lavoro. Seguono una maggior parità salariale tra uomini e donne (23,3%) e un bisogno di maggior formazione aziendale (11,7%).
“La riduzione del gap salariale è un passo fondamentale verso la parità di genere. Solo quando donne e uomini saranno retribuiti in modo equo per lo stesso lavoro potremo parlare di una società giusta, inclusiva e progressista. Impegniamoci oggi per costruire un domani in cui il talento e il valore siano riconosciuti indipendentemente dal genere, creando opportunità e abbattendo quelle barriere dure da buttare giù” – ha dichiarato Eleonora Rocca, Founder e Managing Director di WXI – “La parità di retribuzione è un diritto universale e insieme possiamo renderlo una realtà.”
La survey sarà presentata nel corso del WomenX Impact Summit 2023 dal 23 al 25 novembre che anche quest’anno si terrà presso il FICO Eataly World di Bologna. L’evento vedrà la partecipazione di molte professioniste e professionisti che tratteranno di come le aziende stanno affrontando questo cambiamento, spunti di riflessione importanti sul futuro dei media e della comunicazione, sul ruolo dei content creator e degli influencer nell’orientare le nuove generazioni rispetto ai valori in cui credere e tanti altri temi che verranno affrontati durante il summit.