In occasione della 7° edizione dei Digital Innovation Days, il più grande evento italiano dedicato al Marketing Digitale, al Social Media Marketing e all’innovazione a 360 gradi, Deloitte cura due sale verticali dedicate all’innovazione e al futuro dei settori Healthcare e Food & Beverage. La moderazione delle due sale è affidata agli esperti di Officine Innovazione: a Marco Perrone, Director Deloitte Officine Innovazione e Head of Open Innovation & Acceleration, spetta la sala HealthTech, giovedì 29 ottobre dalle 14 alle 18:30; mentre a Giulia Silenzi, Senior Manager di Deloitte Officine Innovazione e responsabile di FoodTech Accelerator, la sala FoodTech nella giornata di venerdì 30 ottobre dalle 14 alle 18.30. A corredo dei due momenti verticali, venerdì 30 ottobre alle ore 9:30 verrà presentato anche il punto di vista Deloitte sugli impatti della pandemia su individui e imprese e su come l’innovazione possa contribuire all’equilibrio tra tecnologia e dimensione umana, a cura di Francesco Iervolino, Partner Deloitte Officine Innovazione.
Abbiamo chiesto a Marco Perrone e Giulia Silenzi di illustrarci come si articoleranno i due momenti targati Deloitte, nell’ambito di un’edizione dei Digital Innovation Days che si svolge in un anno particolarmente difficile, a causa delle criticità derivate dall’emergenza sanitaria causata dal COVID-19
Digital Innovation Days, il più grande evento italiano dedicato al marketing digitale, social media marketing e all’innovazione: quale sarà il contributo di Deloitte Officine Innovazione alla manifestazione?
Marco Perrone: In entrambe le sale curate da Deloitte la discussione verterà su quattro tematiche principali, nonché trend emergenti dei rispettivi settori. Partendo dalla sala HealthTech, si alterneranno panel e fireside chat che esploreranno il Back to work, la reazione delle aziende del settore alle sfide lanciate dal Covid-19, l’Elderly care, la cura dei più anziani e fragili, il pensiero innovativo applicato alla medicina e, infine, Open Innovation e accelerazione dell’innovazione facendo sistema per il futuro dell’Health & Biotech.
Giulia Silenzi: Per quanto riguarda il futuro delle filiere Food & Beverage, invece, i relatori, sempre tramite panel e fireside chat, avranno l’opportunità di raccontare casi di successo ed esperienze di Sostenibilità e Circular Economy per l’azzeramento dello spreco alimentare, di Retail & FoodService, dell’innovazione che riparte dalla tradizione per un Food & Beverage 4.0 e, infine, dell’ormai collaudato FoodTech Accelerator, già alla sua terza edizione grazie ai successi dei concreti progetti sviluppati gli anni passati.
Health e Tech, innovazione applicata alla salute: tema cruciale in questo particolare momento storico. Quale sarà la medicina del futuro?
Marco Perrone: L’innovazione tecnologica e il digitale, termini fino a pochi mesi fa poco utilizzati in ambito salute, si estendono oggi al mondo dei servizi alla persona. La discussione in sala porterà sul tavolo esempi concreti e di successo nell’applicazione di un nuovo pensiero per l’evoluzione digitale della medicina tradizionale: l’empatia virtuale come driver di un possibile futuro nel mondo Healthcare.
L’emergenza sanitaria attuale ha messo ancor più in evidenza l’importanza crescente dell’Elderly care, anche da parte di startup e aziende: come si aiutano i più anziani e i più fragili?
Marco Perrone: Utilizzando innanzitutto un approccio olistico, che va dai servizi alla persona a una tecnologia semplice e accessibile per tutti; dal rassicurare i più fragili al rendere i propri cari soggetti attivi anche a distanza. Daremo grande spazio a questo tema durante la discussione in sala, puntando soprattutto sull’interazione startup-azienda con l’obiettivo di far nascere soluzioni semplici, integrate e accessibili a tutti.
Come si costruisce il futuro del settore Health e BioTech?
Marco Perrone: Corporate, startup e istituzioni possono collaborare per creare progetti innovativi? Open innovation, accelerazione, sinergia e ecosistema sono parole chiave per chi, in un mondo sempre più globale, si avvale delle idee e soluzioni in ‘open source’ per dare vita a progetti sempre più di frontiera. Dai tool di diagnostica al trasferimento tecnologico, approfondiremo l’importanza della cooperazione per il futuro della salute e il wellness.
Qual è lo spirito di FoodTech Accelerator, il primo acceleratore multi-partner powered by Deloitte Officine Innovazione per scale-up internazionali?
Giulia Silenzi: Partiamo sempre da un interrogativo di base: corporate e startup possono collaborare e creare progetti innovativi? Questo è lo spirito di FoodTech Accelerator. Nel talk dedicato si approfondirà l’importanza della cooperazione tra aziende e startup grazie all’open innovation, con focus sulla filiera agroalimentare.
Come si sposa l’essenzialità delle materie prime con i processi produttivi e le tecnologie del mercato del food?
Giulia Silenzi: L’acqua, l’olio, la farina e il grano hanno una radice comune: la terra. Ciò che realmente fa la differenza sono le scelte, le decisioni e i processi che vengono operati per compiere questo percorso dalla terra alla tavola. Il rispetto della tradizione nell’implementazione dell’innovazione riguarda la produzione, la distribuzione, lo stoccaggio. Ma non solo. Riguarda anche il valore sociale, etico che si vuole dare alla propria azione. Nella sessione “Food & Beverage 4.0, dalla terra alla tavola: tradizione, innovazione, sostenibilità” saranno protagoniste aziende e startup con case study e innovazioni tecnologiche che riguarderanno tutta la filiera del Food & Beverage.
Considerando lo scenario critico attuale, come si contribuisce a determinare un vero cambiamento?
Giulia Silenzi: Scenari sociali ed economici in rapida mutazione impattano in modo nuovo e violento sulla costruzione delle abitudini sia individuali che delle aziende. Oggi siamo chiamati a rispondere a sfide che, come mai prima, richiedono capacità di adattamento, di innovazione nel raggiungimento del cliente finale.
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