Inviare il curriculum dall’ufficio è una “normale” prassi. C’è chi utilizza perfino l’indirizzo di posta elettronica aziendale. Bernard Cantournet della Ray & Berndtston conferma la tendenza dicendo che questa non è solo una consuetudine della fascia media (circa il 5 per cento), ma è una prassi a cui ricorrono anche quelli dei “piani alti”, come manager etc.
Certo, non è un criterio in base al quale eliminare una candidatura, tuttavia un approccio del genere non è molto elegante. Giovanni Brambilla (Value Search) è dell’idea che mandare i curricula dall’ufficio denota arroganza, superficialità oltre a scarso buon gusto. Al di là di personali opinioni a riguardo, è sicuro che si tratti di un comportamento illecito: l’uso di strumenti aziendali per fini personali non è legittimo, salvo che non sia espressamente autorizzato dal datore di lavoro”.
Secondo l’ Aipd, l’associazione italiana per la direzione del personale, chi fa una cosa del genere rischia il licenziamento. Cosa può succedere a chi esagera i questo senso? L’avv. Giuseppe Fava, esperto giuslavorista, afferma che “finora si è arrivati alla sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per alcuni giorni”. Certo perseverare non è saggio e in futuro i provvedimenti potrebbero inasprirsi.
Ambra Fiorin