Le digital PR: il supporto per i contenuti nella riapertura e nella programmazione editoriale
Siamo nella fase di riapertura, la cosiddetta fase 2 del Covid-19, e tutti hanno bisogno di comunicare il nuovo inizio. Ma come si costruisce oggi il piano editoriale?
Il piano editoriale dei contenuti è da sempre lo strumento principale della comunicazione per garantire coerenza, per supportare gli obiettivi di business, per favorire le opinioni positive e costruire così la reputazione di un’organizzazione.
Se prima i contenuti online erano una strategia, oggi sono una vera e propria necessità attraverso la quale mantenere vive le relazioni con i clienti, comunicarsi costantemente, continuare a generare fiducia ed esserci.
Posto dunque sono! dicevo anni fa nel mio volume Ufficio stampa e Digital PR, la nuova comunicazione, e oggi è ancora più necessario di allora.
Con il lock down molte organizzazioni hanno scoperto il ruolo fondamentale del digitale e del web, hanno sperimentato quanto comunicare online sia un’opportunità strategica nel business e come devono continuare a garantire una conversazione con il cliente. Un’altra importante “lezione” è stata impartita dalla sensazione di inadeguatezza nella quale in molti si sono trovati rispetto ad una comunicazione di emergenza e di crisi.
Alle richieste di: come mi devo comunicare? Quali prodotti devo promuovere? Quali servizi saranno apprezzati? rispondo sempre facendo focalizzare l’attenzione innanzitutto su cosa non si deve fare, ovvero non avere un piano editoriale organizzato, non avere chiari gli obiettivi e non essere consapevoli di quali strumenti e canali sono fondamentali per il nostro messaggio.
E’ fondamentale strutturare la comunicazione su contenuti progettati, programmati e verificati da una valutazione di eventuali rischi. Se già prima i contenuti non si focalizzavano su prodotti e servizi, ma su benefici e risoluzione di problemi in cui al centro vi era il cliente, oggi è un accompagnamento ancora più empatico nell’affrontare questa nuova situazione per tutti. La comunicazione non deve essere assolutamente aggressiva, il proporre prodotti e servizi non funziona. Il contenuto racconta quello che accade (consapevole dello scenario in cui siamo tutti inseriti) e lo fa attraverso la localizzazione territoriale. Parla di un qui e un adesso molto consapevoli e in questo concetto spazio-temporale inserisce il come possiamo essere di supporto per risolvere un problema o per supportare attraverso un servizio.
Qui vi lascio alcuni consigli per un ottimo piano editoriale:
- Avere chiaro il messaggio da trasmettere. Siamo di nuovo qui per voi per … (inserire i benefici che siete in grado di generare e come potete essere presenti). Il qui e ora è esattamente quello che sta accadendo e non potrà mancare una descrizione consapevole di ciò che avviene. Il messaggio può ampliarsi ogni quadrimestre;
- La programmazione dei contenuti e la visione è sempre annuale, ma con focus quadrimestrali così al quarto mese c’è la revisione del piano e la verifica. Ai clienti a maggio propongo sempre il piano di contenuti annuale, a settembre c’è la revisione dei contenuti anche in base ai risultati dei mesi precedenti (si verifica se il piano ha bisogno di modifiche e di approfondimenti e si procede; a gennaio si fa una nuova revisione e analisi risultati per comprendere e lavorare ancora più efficacemente sui mesi a seguire;
- Pensare e costruire contenuti con la logica di un editore è fondamentale: lavorando sul proprio pubblico e scrivendo contenuti specifici per il target, consapevoli del fatto che contenuti professionali online rappresentano un investimento. Il valore del contenuto online infatti continua nel tempo, si tratta della creazione di un asset a lungo termine;
- Scrivere un contenuto per ciascun target e localizzarlo il più possibile, dunque più contenuti personalizzati significa maggiori opportunità di costruire una relazione di fiducia;
- Verificare le criticità e prevenire i rischi attraverso un piano editoriale completo di contenuti relativi alla crisi, pronti per essere lanciati in caso di necessità.
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