La regia della comunicazione contemporanea: come cambia il Company Profile?
Tra ricerca e sperimentazione ecco il mio modello
di Francesca Anzalone
C’è un fattore che oggi influenza ogni nostra attività di comunicazione, di relazione, di gestione del business, si chiama tempo. E ci sono due punti di osservazione: il campo e il controcampo. Da una parte la visione di impresa che sottolinea si perde troppo tempo per questa attività e la carta non si usa più, dall’altra quella di chi conosce opportunità e potenziale del web e che insiste nello stai perdendo delle opportunità di crescita e di espansione, lasciati accompagnare nella narrazione omnicanale.
Se partiamo dalle Buyer Personas, ormai il punto di riferimento per ogni attività progettata in ogni dettaglio e con una comunicazione mirata a fare leva su emozioni, necessità, tendenze, ci rendiamo presto conto che anche tutti i nostri strumenti di Corporate Identity devono subire delle modifiche a favore dell’ottimizzazione del tempo e della multicanalità alla quale siamo ormai abituati.
Come cambia allora il Company Profile? Nella mia visione, dopo un’attenta attività di analisi, osservazione, interviste e sperimentazione, questo strumento cambia “pelle”. E lo fa a favore di una contaminazione con il web, con i social, con una comunicazione sempre più visiva e omnicanale, senza perdere la bellezza dell’oggetto stampato. Un numero di copie senza sprechi, uso di materiale riciclato e coinvolgimento sensoriale.
La pagina stampata diventa l’occasione per approfondire sull’online i dati aggiornati, su un video su YouTube del Presidente o dell’AD che apre con un saluto al lettore e lo invita ad una breve visita aziendale (contenuti creati ad hoc per proseguire e dialogare con la pagina stampata), per poi passare ai podcast degli impiegati che raccontano il loro punto di vista allargato e focalizzato su un aspetto per coinvolgere ulteriormente. E’ un nuovo approccio a tutto tondo che non si ferma alla carta ma che mappa ogni contenuto utile al mio interlocutore per supportare la sua esigenza informativa, la sua curiosità e il suo “bisogno latente” di sentirsi parte della “cittadinanza aziendale” (come mi piace chiamare le risorse umane). Una cittadinanza aziendale che ha un forte impatto sociale sia all’interno che all’esterno; che partecipa alla vita dell’impresa che contribuisce al benessere e che a sua volta è al centro dell’attenzione del management. Un equilibrio in cui il dialogo è rappresentato da una circolarità costante.
Cosa deve fare oggi il Company Profile
Che tipo di Company Profile dobbiamo produrre? Nella mia visione oggi il Company Profile lavora su tre livelli di lettura e comprensione.
Il mio interlocutore ha fretta e mentre sto presentando l’azienda sfoglia il Company Profile incuriosito, ma contemporaneamente coinvolto tra narrazione e visione. Presentazione aziendale e narrazione avranno una regia comune: da una parte le parole e dall’altra le immagini emozionali che rappresentano il concetto. Grandi fotografie emozionali supportate da una titolazione efficace (keyword) e da una persona che seguirà un canovaccio nella sua esposizione. Capiterà sicuramente una maggiore curiosità a capire di più ed ecco che sotto al titolo nella pagina destra avrò un micro testo tra le 250 e le 350 battute che identificherà il key concept, utilizzando il grassetto per enfatizzare le parole più significative per il concetto (2-3 al massimo). Proseguirà poi nella volontà di approfondire ed ecco nella pagina di sinistra il mio testo di 700 battute sarà il giusto approfondimento cartaceo che porterà il lettore a comprendere meglio due aspetti chiave. Il rimando della pagina mi indicherà poi il canale sul quale andare per scoprire ulteriori materiali.
Un esempio? Nella pagina dedicata a Presidente e AD non potranno mancare i rimandi a YouTube dove gli stessi danno il benvenuto in azienda e presentano Vision e Mission a cui sarà poi collegato quello della cittadinanza aziendale con i valori. Una regia dunque che consapevole di opportunità e di ottimizzazione degli strumenti e delle risorse saprà sicuramente soddisfare a livello informativo, emozionale e funzionale e attenta a non creare sprechi.
Vuoi saperne di più sul mio modello? Scrivimi una mail anzalone.francesca@gmail.com sarò lieta di dialogare con te e rispondere alle tue domande.
Per un approfondimento sulla nuova comunicazione ti rimando al mio volume Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione (Hoepli, 2017), al mio canale podcast https://www.spreaker.com/user/francescaanzalone
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