Facile dire Storytelling
Ma la vera narrazione da dove nasce e come si costruisce per poter creare connessioni consapevoli?
di Francesca Anzalone
#ConsapevolmenteConnessi significa anche avere la consapevolezza che il nostro obiettivo è creare connessioni, che siano mi piace, condivisioni, apprezzamento, fidelizzazione o attenzione dei Media, il punto è riuscire nell’obiettivo.
Sempre di più si parla di Storytelling, ma che cosa si nasconde dietro la storia che vogliamo creare? Una lunga e precisa pianificazione del testo narrativo e una forte consapevolezza delle regole stilistiche. Oggi vi propongo un How to con la mia mappa narrativa step by step per la pianificazione di un testo narrativo.
C’è sempre un obiettivo dietro la stesura di una narrazione, la vendita delle copie del libro, la necessità di sciogliere dei blocchi interiori, convincere sulla bontà di valori, solo per citare alcuni esempi.
Storytelling: come costruire la pianificazione di un testo narrativo
Da dove iniziare la stesura? Partiamo dalla consapevolezza di ciò che desidero trasmettere:
1. Voglio trasferire un messaggio, un’informazione, un prodotto o un evento. Mi chiarisco sulla storia che voglio raccontare e sul messaggio che voglio trasmettere (obiettivo chiaro). Post it con il messaggio chiave e collegamenti di approfondimento se ne ho.
2. Immagino di doverlo raccontare a un lettore reale – empirico: deve comprendere il messaggio nella sua globalità. Quale il messaggio chiave da trasferirgli? Dove leggerà questo racconto? Che tipo di approccio avrà al racconto? Quali sensazioni proverà durante la lettura del racconto? Ma soprattutto attraverso quale strumento starà leggendo il racconto? Solo attraverso queste domande e rendendolo un personaggio del mio racconto (meta narrazione) riuscirò a convincerlo e coinvolgerlo. Post it con il mio lettore empirico e collegamenti di approfondimento nei vari canali e con le sue caratterizzazioni.
3. Immagino di poter raccontare anche al lettore virtuale, quello in grado di comprendere aspetti più precisi della narrazione. Il messaggio sarà caratterizzato con alcuni tratti più specifici. Perché conosce già il messaggio chiave e quindi devo focalizzarmi su il cosa vuole sapere in più? Quali gli aspetti caratterizzanti? Sarà la riconoscibilità del luogo, delle abitudini, dei dialoghi, dei personaggi, della microlingua? Sarà ancora una volta rispondendo alle domande e rendendolo un personaggio chiaro del mio racconto che riuscirò a convincerlo e coinvolgerlo. Un nuovo Post it dunque con il lettore virtuale e tutte le connessioni di approfondimento necessario mi caratterizzeranno ulteriormente lo scheletro della narrazione.
4. Immagino, nella più grande libertà creativa di poter raccontare a chi legge perfettamente il mio pensiero, ha le mie stesse conoscenze, arriva al più piccolo dettaglio e riesce a cogliere ogni aspetto straordinario. Sono in perfetta sintonia e quasi arrivo a scrivere la narrazione per me. Mi focalizzo sulle emozioni che il messaggio riesce a farmi provare, sulla soddisfazione, sul coinvolgimento, sulle leve, sulle caratteristiche pregnanti. Ed ecco che il terzo livello di profondità della mia narrazione mi permetterà di costruire il racconto più coinvolgente. Un nuovo Post it con il lettore ideale e tutte le connessioni di approfondimento che questa volta scenderanno i aggettivi, parole chiave e una semantica fortemente caratterizzante.
Davanti alla nostra Mappa Narrativa visivamente chiara e coinvolgente focalizzerò la mia attenzione su connessioni che possono collegare anche alcuni contenuti con i vari lettori. Tenterò di costruire incroci se vi sarà la possibilità e inizierò a immaginare il racconto su quei punti chiave che ho fissato puntualmente sulla mappa.
5. Immagino il narratore, la parte più complessa ma anche la più coinvolgente per lo scrittore. A chi affido la mia narrazione per renderla il più efficace possibile? Chi potrebbe essere il testimone migliore per questo messaggio? Qui si aprono moltissime possibilità sia a livello letterario che a livello di verosimiglianza. Il consiglio: pensate al testimone migliore che possa “incarnare” il messaggio, il personaggio dunque più attendibile a livello di significato e iniziate a immaginarlo. Post it dedicato alla sua caratterizzazione di personaggio. Cosa deve dire? Cosa deve fare? Come lo deve raccontare? Lo ha sperimentato? Lo sta sperimentando? Lo vuole vivere?
Osservo la mia Mappa Narrativa, e inizio la parte più straordinaria del mio mestiere, ovvero la stesura del racconto che in questo modo coinvolgerà il lettore, lo porterà all’interno del racconto, gli restituirà le informazioni e le emozioni che desidera e saprà conquistare la sua fiducia e attenzione.
Fine della prima parte. Nel prossimo approfondimento vedremo come tutto questo si sviluppa con il Narratore Digitale.
Per un approfondimento sulla nuova comunicazione ti rimando al mio volume Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione (Hoepli, 2017), al mio canale podcast e al mio sito.
Ti è piaciuto l’articolo e vuoi scoprire di più su di me, sul mio metodo, sulle attività di comunicazione e formazione? Visita www.netlifesrl.com