Che il podcast sia uno dei fenomeni recenti in maggior crescita è assodato: le abitudini di ascolto degli italiani sono cambiate ormai da qualche anno e dal 2016 si è assistito a una crescita esponenziale dell’interesse verso questo medium, confermata anche dall’aumento delle ricerche sul tema effettuate online dagli utenti. La situazione emergenziale, con isolamento forzato annesso, ha dato una spinta considerevole alla crescita del fenomeno: gli italiani hanno scoperto il piacere che il podcast, già di successo in altre parti del mondo, può donare, con il conseguente aumento di curiosità nei suoi confronti che ha fatto rimbalzare il tema anche sui social, creando grande buzz. Sulla scia di questa popolarità, BlogMeter ha deciso di studiare il fenomeno, dedicandogli una ricerca ad hoc per scoprire tutti i segreti che si celano dietro al podcast. L’argomento è stato inoltre al centro del webinar “Podcast: le metriche nascoste del fenomeno del momento”, durante il quale sono state approfondite diverse tematiche, tra cui lo scenario attuale dei podcast in Italia, la percezione della pubblicità durante l’ascolto da parte di generazioni differenti e le metriche nascoste per valutare il successo di questi contenuti “ascoltabili”.
Con una ricerca dedicata e il webinar “Podcast: le metriche nascoste del fenomeno del momento”, BlogMeter prova a far luce sul mondo dei podcast, svelando i KPI più rilevanti per valutarne il successo
Scenari inaspettati
Il primo dato che spicca è che nel Bel Paese gli ascoltatori di podcast registrati nel 2020 hanno raggiunto un totale di 13,6 milioni, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente (fonte: Nielsen). Non solo: ben nove italiani su dieci conoscono o hanno sentito parlare di podcast (fonte: BVA Doxa 2020). Il boom di interesse non si è rilevato solo dall’aumento degli ascolti, ma ha anche interessato la produzione e la realizzazione di nuovi contenuti: in tanti hanno compreso il potenziale comunicativo del mezzo e si sono cimentati nella creazione di programmi con focus e tematiche diverse e particolari, a tratti sorprendenti. Dagli enti istituzionali, che hanno promosso programmi dall’animo simpatico per avvicinare il pubblico alla loro realtà – come l’ISTAT con le sue Fiabe statistiche e le Voci della Farnesina creato da MAECI in collaborazione con ANSA – passando per l’ambito culturale con interessanti produzioni promosse ad esempio dal Teatro Stabile del Veneto con Una stagione sul sofà, il teatro da gustare sul divano nell’epoca delle chiusure forzate, o dall’Università Cà Foscari di Venezia, che ha realizzato 2030: Come ce l’abbiamo fatta. Anche il settore sanitario ha utilizzato il podcast come strumento per far sentire la propria voce, come nel caso di Humanitas Voice, realizzato dalla struttura ospedaliera Humanitas per raccontare le storie di vita vissuta direttamente dal fronte della cura nell’emergenza sanitaria.
È interessante sottolineare come il fenomeno si stia espandendo così tanto da diventare un tema focale di interesse: sono infatti tantissimi gli italiani che sul web e su Google cercano proprio il significato della parola “podcast”, la sua funzione e le modalità di utilizzo, segno di una crescente curiosità tra le persone.
Compresa l’importanza che il mezzo sta raggiungendo, diventa fondamentale conoscere gli aspetti più nascosti di questo fenomeno, per apprendere a fondo i motivi che hanno portato a un tale successo e per poter “sfruttare” strategicamente il podcast nel migliore dei modi.
Due generazioni… in ascolto
La ricerca effettuata da BlogMeter mette due generazioni a confronto. Da una parte, i Millennials – la generazione dei nati tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta – e dall’altra, la Generazione X – che comprende i nati dai primi anni Sessanta fino alla fine degli anni Settanta. Secondo l’analisi, l’85% dei Millennials conosce o ha sentito parlare di podcast, contro il 71% della Generazione X. E il 44% dei Millennials, contro il 25% della Generazione X, ne segue almeno uno. Ma anche per chi non ha ancora preso confidenza con il prodotto si fa palese l’interesse: al 37% dei Millennials e, addirittura, al 46% di italiani appartenenti alla Generazione X piacerebbe approcciarsi infatti ai podcast.
Interessanti sono anche i risultati che riguardano la percezione della pubblicità inserita all’interno dei podcast: se il 72% dei Millennials – e il 66% della Generazione X – salta o non ascolta il messaggio pubblicitario inserito all’interno di un podcast, il 24% circa di utenti (siano Millennials o Generazione X) l’ascolta invece con attenzione. La varietà di pubblicità con cui si viene a contatto rientra in tipologie di messaggio differenti: da quella narrata dai podcaster – preferita dal 37% dei Millennials – ai messaggi pubblicitari tradizionali, apprezzati in egual modo da entrambe le tipologie di pubblico.
Dopo aver dato uno sguardo al panorama dell’utenza dei podcast, sorge spontaneo un quesito: quali sono gli elementi che rendono un podcast un contenuto di successo?