Birra Messina Cristalli di Sale è stata una delle principali protagoniste dell’estate 2019: uno spot evocativo e denso di emozioni legate al territorio di appartenenza del prodotto, la Sicilia, ha funzionato da efficace amplificatore per una bevanda che in poco tempo ha conquistato l’apprezzamento e il gusto dei consumatori. La storia di Birra Messina è un racconto lungo e complesso che si dipana nel tempo, incrociando variabili geografiche, commerciali e produttive diverse, trovando nell’incontro con il gruppo Heineken il punto di svolta decisivo. Per raccontare il percorso e l’evoluzione di un brand di valore e impattante sulle abitudini di consumo, tanto da diventare subito icona e oggetto del desiderio, abbiamo intervistato Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali Heineken.
“Birra Messina si è rivestita di una nuova immagine che si ispira al barocco siciliano, e si colora del giallo del sole, del blu e del cobalto del cielo e del mare”
La storia di Birra Messina inizia nel 1923, si intreccia poi con quella di Heineken Italia nel 1988 fino a vivere oggi una seconda giovinezza: quali sono le tappe fondamentali di questo racconto e cosa rappresenta l’evoluzione del marchio in termini di business, immagine e valori?
Birra Messina nasce nel 1923 e nel tempo riscuote successo in tutta la Sicilia. Nel 1988 il gruppo HEINEKEN Italia acquisisce, dalla famiglia Faranda, lo stabilimento di via Bonino a Messina e lo storico marchio Birra Messina. La produzione continua e cresce per oltre 10 anni fino al 1999 quando diventa imprescindibile spostare il sito produttivo fuori dal centro cittadino, che nel frattempo si era allargato. Dopo anni di tentativi infruttuosi per ottenere concessioni e trasferire la produzione in zone limitrofe, viene deciso di spostare la produzione nel birrificio di Massafra, in Puglia. L’imbottigliamento viene mantenuto a Messina fino 2007, quando a causa dell’obsolescenza delle linee e l’impossibilità di investire in loco è stato necessario trasferire anche l’imbottigliamento a Massafra, dove Birra Messina viene tutt’ora prodotta e imbottigliata.
Nel 2013, grazie alla caparbietà imprenditoriale e al coraggio di 15 ex dipendenti viene fondata la “Cooperativa Birrificio Messina”, che dal 2016 inizia a produrre nuove ricette di birra in proprio.
Nel corso del 2018 la storia di Birra Messina si intreccia con quella della nuova Cooperativa grazie ad un accordo che prevede la produzione di una parte di Birra Messina Cristalli di Sale una nuova referenza lanciata dal nostro gruppo. Si tratta di quantitativi aggiuntivi che permettono alla Cooperativa di raddoppiare la produzione. La partnership è di lunga durata, cinque anni, e prevede anche la commercializzazione di due loro referenze (Birra dello Stretto e Birra dello Stretto non Filtrata) tramite la rete commerciale del Gruppo HEINEKEN.
Cosa ha spinto il gruppo Heineken a scommettere nel tempo sul futuro di un marchio italiano così ricco di tradizione?
Le birre sono storicamente dei prodotti locali, legati alla storia del birrificio che li produce e delle persone. Il successo di HEINEKEN in Italia è basato sulla scelta di valorizzare marchi locali, che nel tempo e con grandi investimenti sono diventati marchi nazionali e anche internazionali. Lo dimostrano i casi di Birra Moretti e Ichnusa due marchi storici sui quali abbiamo deciso di investire. Nel 2018 eravamo alla ricerca di un’altra eccellenza birraria da promuovere che avesse una storia affascinante, legata al territorio, ci siamo accorti di averla già in casa: Birra Messina.