Rubrica a cura di Paolo Del Panta*
Quando si entra nel Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato la storia ti viene incontro, per mostrarti come un brand e una famiglia conservino ancora oggi valori inestimabili, frutto del travolgente lavoro e della duratura passione. La bellezza, la qualità, lo stile che furono di Ferruccio Lamborghini sono preservati nelle esposizioni e nei progetti, e crescono quotidianamente nelle attività che intorno al nome si sviluppano. Tonino Lamborghini questo museo lo fece costruire per dedicarlo al padre e a quella storia che sembra ancora di rivivere quando ci si affaccia a guardare lo studio del capo famiglia. Il commendatore Tonino Lamborghini è partito da quell’idea di eleganza e italianità per portare avanti una strategia di brand extension che mira a infondere l’esperienza Lamborghini nei più diversi settori.
Prodotti lifestyle, smartphone o calzature, orologi ma anche occhiali, hotel e bevande: il nome Lamborghini si accosta a vari espressioni del lusso, mantenendo un’heritage tramandata da padre in figlio e che senza troppi dubbi verrà ben accolta dalla prossima generazione.
Tonino Lamborghini ci ha raccontato la storia del suo brand, della vita spesa con passione a dedicarsi al progetto in cui crede fortemente e cosa significa portare un cognome che ha fatto la storia dell’industria italiana.
Il brand che porta il suo nome spazia dal fashion, all’hospitality, al food. Il core business dell’azienda sembra essere quindi l’italianità. Ci racconta come nasce questa storia di brand extension?
Avevo poco più di 30 anni e gestivo già le aziende familiari. Mio padre si ritirò dal mondo del lavoro abbastanza presto, dandomi le chiavi delle aziende e la piena responsabilità di quello che sarebbe poi diventato il marchio. Ho preso in mano da giovanissimo la gestione delle varie realtà e credo di averlo fatto bene nel corso del tempo. Ma arrivò il periodo in cui parallelamente iniziò a maturare in me il desiderio di fare qualcosa di mio: avevo già da allora la passione per i grandi marchi e, in particolare, per gli accessori. Chiesi consiglio a mio padre, anche per capire se gli avrebbe dato noia il fatto di vedermi in qualche modo sganciato dalle aziende: avrebbe preferito per me la strada della meccanica, ma, così come lui da ragazzo decise di intraprendere una strada diversa da quella di suo padre, non mi pose limiti, a condizione naturalmente che non trascurassi le altre aziende di famiglia. Cominciai con gli orologi, i profumi e gli occhiali, seguì una linea di pelletteria e maglieria, che mi permise all’epoca di fare business più in fretta. Partii ovviamente con un nome importante, ma che non era noto nel mondo degli accessori e del fashion. Inoltre, inizialmente la stampa di allora non accolse la mia linea in maniera favorevole probabilmente perché reputava che chi come me veniva dal mondo dei motori non potesse capire nulla di lifestyle. Per fortuna si sbagliarono: all’inizio ebbi più successo con la clientela femminile, più attenta alla qualità e allo stile del prodotto che al marchio in sé, che potrebbe ritenersi di estrazione automobilistica. Oggi si può dire che il brand “Tonino Lamborghini” è riconosciuto come sinonimo di lusso italiano e di respiro internazionale. Ho tratto ispirazione dal mio heritage familiare, e, ovviamente dalle esperienze professionali nel campo dell’ingegneria meccanica e del design automobilistico ed ho creato un vero e proprio lifestyle experience brand che spazia su un’ampia gamma di prodotti di lusso: orologi, occhiali, cellulari, complementi d’arredo, abbigliamento, accessori sportivi, prodotti beverage premium, hotel a 5 stelle, lounge e ristoranti che raccontano l’eccellenza italiana in diversi punti del globo.
Tonino Lamborghini interpreta un universo di stile italiano, rimanendo fedele alla tradizione e all’heritage della famiglia Lamborghini. Il legame con la centenaria storia familiare quanto ha influito sulle dinamiche di sviluppo dell’azienda?
Ha influito moltissimo, sin da quando iniziai a progettare la mia linea. Mantenni gli stessi valori di eleganza e lusso, li adattai al mio settore di riferimento. Mio padre, per esempio, utilizzò per gli interni di un’auto il tessuto principe di Galles, mi piacque molto e lo utilizzai in alcuni miei prodotti: rafforzò la mia identità e mi mantenne legato alla storia dell’azienda. L’heritage familiare si è sempre fatto sentire, anche nell’orologeria: i primi esemplari erano ispirati a quello che era il mondo Lamborghini di quegli anni. Poi le linee si sono evolute, ma il DNA familiare è rimasto. Quanto è difficile comunicare diversi comparti all’interno di un unico marchio mantenendo comunque un’unica brand identity? È difficile. Questo vale soprattutto per i miei partner. La mia rigidità nelle scelte di produzione e di realizzazione mi permette di mantenere un’unica brand identity attraverso una linea stilistica coerente nei numerosi settori che abbraccia il mio marchio. Il segreto inoltre sta nell’interpretare i vari prodotti con un occhio attento alla richiesta del mercato, ma senza mai perdere di vista la tradizione e l’heritage della famiglia Lamborghini, cercando di riuscire a trasmettere quelli che sono in valori del marchio in tutti i progetti, creando un vero e proprio mondo di riferimento subito riconoscibile dalla clientela.
Oggi l’azienda porta avanti un piano strategico iniziato nel 2009, con nuovi progetti dedicati a mercati più esclusivi e di lusso volti ad esaltare l’essenza del marchio. Quali risultati ha prodotto fino ad ora questa linea strategica?
Noi produciamo prodotti di lusso ben lontani dal merchandising: ad oggi il mio marchio spazia dagli accessori agli orologi, dall’hotellerie ai lounge, sino ai prodotti beverage. A metà degli anni ’90 iniziai a pensare a quei prodotti che maggiormente rappresentassero l’Italia anche nel settore Food & Beverages: fra tutti scelsi di iniziare con il caffè. Puntai altissimo e l’investimento ebbe un grande successo, pur escludendo sin da allora la grande distribuzione. Dal caffè ho creato poi una vera e propria linea di prodotti Luxury Beverages: tè, cioccolate, ma anche Energy Drink e Vodka. Gli ultimi due sono prodotti per i locali più alla moda e sofisticati, rivolti ad una clientela molto giovane, trendy e mondana. Da lì è stato un continuo crescere: lounge, bar, ristoranti, per arrivare agli hotel cinque stelle lusso superior, realizzati in collaborazione con i nostri partner cinesi e che oggi contano 3 hotel aperti in Cina, per un progetto di 10 prossime aperture entro i 5 anni. Abbiamo investito in molti settori, è vero, ma da tutti abbiamo avuto ottimi ritorni ed ogni volta che si entra in contatto con un nostro prodotto- che sia un orologio o un hotel – lo spirito Tonino Lamborghini è sempre perfettamente riconoscibile. C’è un unico comune denominatore, che è sicuramente un punto di forza del marchio: il Made in Italy. Esportare nel mondo la passione e lo spirito della cultura italiana è la sua mission. Cosa cerca il target a cui si rivolge? Sarà forse presuntuoso, ma cercano quello che io riesco a dargli: un’identità forte, che è possibile rintracciare in tanti settori. Ecco perché quello che prima era un qualcosa di negativo, ovvero il toccare più aree di produzione, alla fine si è rivelata una scelta vincente. L’aver avuto successo in ognuno di questi differenti settori è diventato per il mercato una maggiore garanzia che non ha fatto altro che accrescere il prestigio del marchio. Una volta mio padre mi disse: “ma perché non ti concentri su un solo settore e diventi leader in quello?” gli risposi: “ma in fondo anche tu hai spaziato in diversi campi dell’ingegneria e della meccanica”. Mi diede ragione, entrambi avevamo preso una strada diversa da quella già segnata ed entrambi non ci siamo mai pentiti di averlo fatto, perché quel tipo di percorso ci ha dato una carica incredibile. È una passione che ci siamo trasmessi di generazione in generazione: oggi tocca a mio figlio Ferruccio, Vice Presidente del Gruppo, a cui devo riconoscere una bravura non indifferente. È giovane e sa vedere oltre, risolvere problemi, pianificare nuovi progetti: questo non può che rendermi sereno.
Nel mercato dei beni di lusso è in corso un profondo mutamento che sta portando allo sviluppo di progetti unici, realizzati dai brand attraverso attenta ricerca dei materiali, innovazione tecnologica e coerenza stilistica. In che modo il brand Tonino Lamborghini risponde a questa esigenza?
La risposta sta nella realizzazione di progetti esclusivi e tailor-made, dedicati sia al contract che al cliente finale, e personalizzati secondo i gusti e le scelte dei clienti sempre nel rispetto dell’identità del brand. Sicuramente la parte stilistica è determinante, perché chiunque voglia un prodotto “Tonino Lamborghini” deve avere questo family life. I materiali inoltre sono un elemento su cui noi puntiamo molto e da sempre, non a caso io sono stato il primo, 35 anni fa, a fare gli occhiali in carbonio e ancor prima in titanio. Oggi giorno da parte del mercato c’è sempre una maggiore attenzione nei confronti della materia prima di realizzazione dei prodotti, specie se poi vengono indossati, ed inoltre c’è sempre maggiore richiesta di materiali non inquinanti o che siano leggeri e innovativi. Gli studi sui materiali sono costanti all’interno della mia azienda e vanno di pari passo con la ricerca stilistica, ma non li comunichiamo in maniera spasmodica -forse sbagliando- ad ogni modo non ci piace sbandierare principi che sono nostri, e diamo per scontato che, chi si avvicina al nostro marchio, sappia già quanto siamo attenti a questo tipo di ricerca.
Il “toro che carica” ormai non è solo un logo, bensì un simbolo di azione e avanguardia. Quali prossimi traguardi sfonderà il toro rampante del brand Tonino Lamborghini?
Nel campo della tecnologia a BASELWORLD 2016 abbiamo annunciato la collaborazione con l’azienda coreana KORASIA Inc., una nuova società sussidiaria dell’azienda DASAN Group, per lo sviluppo di prodotti digitali di wearable IT firmati TONINO LAMBORGHINI con: smart band, smartphone e accessori, smart watch, e dispositivi IoT (Internet of Things) per la casa e l’ufficio. Target di riferimento è il nuovo settore premium degli accessori IT, definibile come “Techno-luxury”, che abbiamo già approcciato lo scorso anno con il lancio del cellulare Tauri88, a cui seguiranno, entro il 2016, nuovi wearable smart instrument e prodotti IoT.
Nel campo dell’Hospitality invece abbiamo siglato un importante accordo per l’apertura di numerosi Tonino Lamborghini Club, cioè disco club con musica dal vivo e ballo. Sorgeranno in tutta l’Asia, in particolare nelle città di: Singapore, Kuala Lumpur, Shanghai, Seoul fino all’ Australia. Per quanto concerne i Lounge e i caffè a marchio, stiamo valutando nuove proposte in Medio Oriente e Asia. Ad oggi sono aperte le Location di: Cairo, Egitto (2 locali); Damasco, Siria (attivo nonostante la guerra in atto); Riyad, Arabia Saudita, Bangkok, Tailandia. Inoltre, gli hotel attualmente aperti in Cina sono Tonino Lamborghini Library Boutique Hotel a Shouzou; City Center Hotel a Kunshan e Tonino Lamborghini Lake Side Hotel, Huangshi. Prevediamo entro i prossimi 5 anni l’apertura di 10 hotel a cinque stelle e resort. Le prossime inaugurazioni comprendono tra le altre location: Weifang, Yunxi Valley, Palong Valley Resort, Kunshan, Xianghu Resort, Hangzhou, Xingyi, Chongqing, Wenzhou, Taihu. Un mio desiderio infine è quello di portare le mie auto elettriche in Cina: sto cercando di trovare un’azienda valida che sia in grado di produrle secondo il mio stile. C’è spazio per l’elettrico in Cina e c’è ancora spazio per “Tonino Lamborghini”.
Ci possiamo aspettare in un futuro una collaborazione con Lamborghini Automobili?
L’azienda creata da mio padre è nel mio cuore, io l’ho vissuta da ragazzo, e mi auguro che i rapporti con la nuova dirigenza possano essere sinceri, amichevoli e trasparenti.
*Paolo Del Panta è editore di All about Italy, magazine dedicato alle eccellenze italiane. Nato nel 1997 per sostenere la competitività delle imprese del nostro Paese sui mercati internazionali, All about Italy si è da sempre impegnato a promuovere la filiera italiana, diventando una vera e propria piattaforma specializzata che riunisce al suo interno importanti ambasciatori dell’italianità, rappresentando un esclusivo trait d’union tra la qualità del Bel Paese e il mercato straniero. Oggi la prestigiosa pubblicazione – che è stata anche testimone di importanti riconoscimenti, tra cui anche una medaglia celebrativa da parte della Presidenza della Repubblica Italiana consegnata in occasione del Gala Italia tenutosi a Monaco di Baviera – è distribuita in USA e in Germania, con due edizioni in lingua originale, pensate appositamente per i mercati di riferimento.