Oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un appuntamento che richiama l’attenzione su un fenomeno drammaticamente attuale. In tutto il mondo, milioni di donne subiscono abusi fisici, psicologici, economici e sessuali, spesso da parte di persone vicine, come partner o familiari.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una donna su tre ha subito violenza almeno una volta nella vita. In Italia, i dati raccolti dall’Istat evidenziano come, nel solo ultimo anno, si siano verificati oltre 100 femminicidi, nella maggior parte dei casi per mano di partner o ex partner.
Una giornata per riflettere e agire
La data del 25 novembre non è casuale: fu scelta in memoria delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana brutalmente assassinate nel 1960. La loro storia è diventata un simbolo della lotta contro ogni forma di oppressione e discriminazione.
In occasione di questa giornata, in molte città italiane e del mondo si organizzano eventi, manifestazioni, incontri e spettacoli per sensibilizzare l’opinione pubblica. La partecipazione è cruciale: la violenza contro le donne non è un problema privato, ma una questione sociale che richiede l’impegno di tutti, uomini compresi.
25 novembre: oggi è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Occorre sensibilizzare per prevenire e costruire un futuro senza violenza
Oltre la denuncia: prevenzione e cultura
Se denunciare è un passo fondamentale per uscire dalla spirale di violenza, la prevenzione è la chiave per sradicare il problema alla radice. Questo richiede un cambiamento culturale profondo, che parta dall’educazione nelle scuole e coinvolga le famiglie, i media e le istituzioni.
Le campagne di sensibilizzazione, come il numero antiviolenza 1522, gli sportelli di ascolto e i centri antiviolenza, rappresentano strumenti indispensabili. Tuttavia, queste risorse devono essere potenziate per garantire supporto immediato e continuativo alle vittime.
La giornata del 25 novembre non deve essere un momento isolato, ma il punto di partenza per un impegno quotidiano verso una società più giusta e rispettosa. Perché ogni donna ha il diritto di vivere libera dalla paura.
Cosa possiamo fare?
•Educare al rispetto fin dall’infanzia, contrastando stereotipi di genere.
•Sostenere le vittime offrendo ascolto, protezione e aiuto concreto.
•Denunciare e non voltarsi dall’altra parte.
La lotta alla violenza sulle donne riguarda tutti. Oggi, indossare un fiocco arancione, delle scarpe rosse o partecipare a una manifestazione può sembrare un piccolo gesto, ma è il simbolo di un impegno collettivo per costruire un futuro senza violenza.
El.Pa.