Archiviata la stagione estiva, l’entusiasmo dei viaggiatori non si spegne di certo, ma anzi può indirizzarsi con decisione verso un nuovo orizzonte di altre esperienze e avventure. L’autunno, con la sua straordinaria palette di colori caldi e fiammeggianti, offre agli occhi e allo spirito un tripudio di suggestioni e immagini indelebili, da incorniciare nell’album dei ricordi migliori, costituendo una ghiotta occasione da non perdere per organizzare un viaggio, anche di breve durata. Tra le possibilità per vivere appieno tutte le sfumature e potenzialità dell’autunno, spicca senza dubbio la vastissima proposta di soluzioni ed esperienze offerte da un territorio magico come la Slovenia. Per i turisti italiani, in particolare, questo gioiello dell’Europa centrale, distante appena poche ore d’auto da Venezia, costituisce davvero un’ottima idea per pianificare mini fughe romantiche nel weekend, splendidi momenti da vivere in famiglia o itinerari ad hoc per fuggire dal caos delle grandi città e ritagliarsi momenti di meraviglia e relax fuori dalla routine quotidiana.
Questo Paese, piccolo grande cuore verde d’Europa, riscrive con ispirazione il perimetro del concetto di long week-end autunnale, puntando sul consolidamento di un approccio sostenibile e sulla valorizzazione di un’incredibile molteplicità di territori diversi tra loro, in grado di offrire un ventaglio sfaccettato di proposte eno-gastronomiche. Le caratteristiche che rendono affascinante la stagione autunnale trovano in Slovenia la loro massima espressione, con i paesaggi dai colori più vividi che mai, con un foliage così intenso da sembrare quasi un dipinto in tre dimensioni, gli aromi ammalianti e conturbanti delle primizie della natura, il gusto delle specialità della tavola e il fascino antico della vendemmia, che ogni anno rinnova la tradizione del vino, riempiendo le botti nelle cantine. Compilando una sorta di itinerario ideale, non si può che partire perdendosi nelle strade delle incantevoli cittadine slovene, inebriandosi con l’odore così peculiare e avvolgente delle caldarroste: una sosta presso i banchetti dei venditori ambulanti di castagne per acquistarne un cartoccio è d’obbligo, così come concedersi un corroborante bicchiere di mosto o di vin brulé. Il vino è tra i protagonisti principali di un autunno come si deve: viticoltori e vinai trasformano la vendemmia slovena in una vera e propria festa, che culmina nel giorno di San Martino, l’11 novembre, quando il mosto si trasforma in vino e i visitatori possono avere l’opportunità di assaggiarlo, accompagnandolo a una miriade di delizie fatte in casa. I vini realizzati nelle 3 regioni vinicole slovene, suddivise in 9 distretti vinicoli, si sono guadagnati un posto di tutto rispetto nell’Olimpo dei vini migliori al mondo. La qualità della produzione vinicola slovena è stata riconosciuta e certificata anche al prestigioso Decanter World Wine Awards 2022: sette produttori hanno ricevuto la medaglia d’oro, mentre uno si è guadagnato addirittura quella di platino.
Nella stagione autunnale la Slovenia offre il meglio di sé ai visitatori desiderosi di nuove avventure
Passeggiando per Lent, la parte storica di Maribor lungo il fiume Drava, è possibile ammirare la vite più antica del mondo: la varietà chiamata “žametovka” o “modra kvačina”, con inno e museo dedicati, da quattro secoli resiste a ogni cambiamento e a ogni traversia, campeggiando fiera e offrendosi allo sguardo pronto alla meraviglia dei viaggiatori. A Ptuj, invece, si trova la più antica cantina vinicola della Slovenia, con ben 700 anni di memorie e profumi, custode dei migliori vini di Haloze e di Slovenske gorice. Nell’entroterra di Capodistria, nel villaggio di Lopar, ci si può fermare presso la casa di Bardinac, per conoscere e approfondire la storia e la tradizione istriana, ammirando anche la più antica pressa per uva istriana risalente all’Ottocento, perfettamente conservata. Tra le esperienze più particolari legate al vino da vivere in Slovenia, però, un posto speciale lo occupa senz’altro la degustazione al buio della star degli spumanti di Radgona, l’Untouched by light, un nettare letteralmente mai toccato dalla luce, le cui uve sono state raccolte proprio di notte.
Tornando alla luce e ai colori, le nuance morbide, calde e avvolgenti della natura in autunno rappresentano un invito a cui è impossibile resistere e infatti il territorio sloveno in questo periodo è un condensato di bellezza, una tavolozza densa di sfumature in cui immergersi con fiducia, lasciandosi riempire lo sguardo e il cuore. Le foglie gialle, rosse e arancio si srotolano come un tappeto lungo percorsi che conducono a viste panoramiche mozzafiato: da Slemenova špica a Slivnica, con la sua vista sul lago intermittente di Cerknica; da Slavnik alla collina panoramica di Cerje; dal Crinale del Kolovrat a Ojstrica e dal punto panoramico di Peč sopra Stara Fužina fino a Jamnik, continuando poi a esplorare, si può andare da Jeruzalem a Špičnik; dal punto panoramico di Piramida al sentiero escursionistico per il Nanos; dalla strada panoramica di Solčava per approdare infine al Paradiso (Nebesa) nella regione della Dolenjska, per non parlare dei Laghi di Lovrenc e della vista dalla torre Vinarium. D’altro canto, i primi freddi e le prime piogge dell’autunno qui non scoraggiano il viaggiatore: in Slovenia c’è sempre una mostra d’arte interessante o una collezione museale da visitare e anche i turisti più attenti alla salute e al benessere possono trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, grazie alle località termali, ai luoghi di cura naturali presenti sul territorio e ai numerosi centri benessere.
La Slovenia è insomma una sorta di coppa leggendaria, che è riuscita a distillare e contenere entro i propri confini l’essenza più potente e autentica della stagione autunnale, dai colori ai profumi e ai sapori, dalle tradizioni alla cultura, dalla natura all’innovazione. La fecondità autunnale riverbera in ogni declinazione dei luoghi e delle identità locali: la magia dell’autunno in Slovenia è più forte che in qualsiasi altro posto al mondo e dunque è più che naturale innamorarsi di un luogo così.
Foto copertina: (Ljubljana) Dean Dubokovic.
Elisabetta Pasca