L’inquinamento prodotto dai processi industriali, dal surriscaldamento globale e dalle attività commerciali, anche online, ha un impatto crescente sull’ambiente. Migliorare è possibile: il settore dell’e-commerce e della logistica, se orientati alla risoluzione delle problematiche ambientali, costituiscono una chiave strategica essenziale per lo sviluppo e l’innovazione, portando ad un giusto equilibrio tra bisogni aziendali e soluzioni sostenibili per l’ambiente. Tutto questo migliora la reputazione aziendale e permette di essere vicini ai consumatori, sempre più attenti alla salvaguardia dell’ambiente e alla sostenibilità.
L’82,5 % degli e-commerce italiani sostiene che i vincoli di sostenibilità non rappresentano in alcun modo un ostacolo per la propria attività
1) L’impatto della sostenibilità sul commercio elettronico
Secondo l’ultimo sondaggio condotto dalla piattaforma Packlink PRO su oltre 2.000 e-commerce europei, il 41% dei rispondenti italiani si è dimostrato interessato e sensibile alla tematica ambientale, affermando di prevedere nelle spedizioni varie opzioni di consegna sostenibile: scelta tra diversi tipi di pacchi, imballaggi riciclabili e scontistiche varie.
L’82% degli e-commerce italiani ha inoltre dichiarato che la questione della sostenibilità non rappresenta un vincolo per la propria attività, contro il 17,5% che ha affermato il contrario. Sono dati, almeno inizialmente, incoraggianti che lasciano presupporre che la questione della sostenibilità sia entrata e stia diventando sempre più rilevante anche all’interno del panorama e-commerce italiano, diventando un valore aggiunto per l’attività stessa e per la sua clientela.
2) Imballaggi più sostenibili come punto di partenza
L’enorme volume di rifiuti prodotti dalla rete di distribuzione ha reso necessario per le aziende ripensare le proprie pratiche, il proprio modello di business e trovare soluzioni sostenibili all’interno del settore per rimanere competitivi sul mercato. E infatti, molti rivenditori hanno già dato una svolta ecologica al proprio business.
Sempre secondo l’ultimo sondaggio di Packlink PRO, il 41% dei commercianti italiani afferma di aver modificato l’imballaggio nei propri prodotti negli ultimi cinque anni per ridurre l’impronta di carbonio, a fronte di un 37,4% di commercianti che non hanno apportato modifiche e di un 21,5 % che si dichiara disposto a farlo, evidenziando come anche i più indecisi stiano valutando modifiche concrete al proprio modello di business.
Questo evidenzia come il punto di partenza per molte imprese del settore sia proprio l’imballaggio. L’utilizzo di materiali ecocompatibili è infatti legato all’impatto della plastica, dato che meno del 30% della produzione viene riciclata e riutilizzata. Entro il 2030 l’Unione europea punta al 100% di imballaggi riciclabili, di conseguenza il packaging sostenibile non è più una semplice opzione. Per le aziende, dunque, puntare sulla sostenibilità non è solo una scelta responsabile ma anche indispensabile per mantenere alte le vendite. Trascurare l’aspetto green delle spedizioni comunica un messaggio negativo che porterà a perdere clienti, in particolare quella nicchia di mercato in continua crescita, che ritiene fondamentale l’attenzione verso l’impatto ambientale.
“Questo ci fa comprendere quanto sia importante e ormai prioritario applicare una politica sostenibile anche nel settore del commercio elettronico. I commercianti ed operatori del settore devono dunque imparare ad interpretare le nuove esigenze dei consumatori per tradurle in azioni concrete di sostenibilità” sottolinea Noelia Lázaro, Direttrice Marketing di Packlink.
3) Logistica e corrieri: le scelte sostenibili degli e-commerce italiani
Un altro dei dati offerti dallo studio di Packlink PRO evidenzia inoltre le preferenze degli eCommerce italiani in merito ai corrieri del settore logistico. Al momento di scegliere un corriere, il 67,6% valuta l’importanza e le opzioni di sostenibilità che questo offre in termini di consegna.
Inoltre, il 70,7% degli e-commerce è fermamente convinto che attuare normative di carattere sostenibile legate alle spedizioni all’interno del proprio commercio elettronico sia una soluzione valida per incentivare un maggior rispetto dell’ambiente.
Secondo gli intervistati che si sono dichiarati disposti a ridurre il proprio impatto ambientale, le opzioni sostenibili più semplici da implementare nel proprio business sarebbero l’uso di materiali riutilizzabili (55,6%), l’uso di materiali di riempimento sostenibili (25,9%), servizi di trasporto ecologici (14,2%) e l’eventuale offerta di prodotti più ecologici nel proprio catalogo (4,4%).
D’altro canto, però, dal punto di vista pratico, larga parte degli e-commerce in Italia (75,9%) non sono disposti ad accettare un incremento dei costi di spedizione per offrire ai clienti un’opzione più sostenibile. Lascia sperare quel 24,1%, che sarebbe disposto ad affrontare questa maggiorazione di prezzo in quanto ha compreso l’importanza e il vantaggio che ne deriverebbe non solo a livello ambientale ma anche di reputazione. I dati di Packlink, dunque, fotografano una realtà controversa, caratterizzata da una crescente sensibilizzazione che però in molti aspetti è ancora frenata.