Completato il giro di nomine delle società partecipate: è giunto l’atteso annuncio delle liste sui nuovi vertici e sulla composizione dei nuovi consigli di amministrazione. Il rinnovamento più radicale riguarda in particolare Poste Italiane, dove l’amministratore delegato Francesco Caio non è stato riconfermato per un secondo mandato. Il ministero dell’Economia ha riconosciuto i meriti del manager, sottolineando in un comunicato il plauso per i “risultati raggiunti” e per aver “da subito predisposto un piano industriale che ha avviato un processo di profonda trasformazione culturale e tecnologica di Poste Italiane, che costituisce la base dello sviluppo futuro dell’azienda”. La nota non manca di rimarcare che Caio “in questo ambito, ha curato la delicata operazione di apertura del capitale di Poste Italiane a investitori privati, con una brillante operazione di quotazione in Borsa”.
Al suo posto arriva Matteo Del Fante, una carriera iniziata in Jp Morgan ma decollata in Cassa depositi e prestiti, dove il manager fiorentino ha ricoperto il ruolo di direttore generale. Del Fante lascia la carica di ad di Terna, ricoperta dal maggio del 2014 quando fu nominato in sostituzione di Flavio Cattaneo. Nato a Firenze nel 1967, già direttore generale della Cassa depositi e prestiti (principale azionista di Terna con una quota del 29,99%), Del Fante si è laureato in Economia Politica con lode all’Università Luigi Bocconi di Milano. Ha frequentato corsi di specializzazione in mercati finanziari internazionali, presso la Stern Business School, New York University ed è stato assegnatario di una borsa di studio Fulbright. Nel 1991 è stato assunto dalla JP Morgan, istituto in cui, dopo aver ricoperto varie posizioni, ha assunto nel 1999 la carica di Managing Director a Londra, occupandosi fino al 2003 di operazioni finanziarie e strategiche per i maggiori clienti europei della banca. Nel dicembre 2003 arriva in Cassa depositi e prestiti dove, dal maggio 2004 e fino a settembre del 2009, assume la responsabilità della direzione finanza. Successivamente, dal febbraio 2009 al giugno 2010 è stato responsabile della direzione immobiliare. Il 16 giugno 2010 è stato nominato direttore generale della Cassa presieduta da Franco Bassanini. Poi nel 2014 diventa amministratore delegato di Terna, per approdare infine oggi ai vertici di Poste Italiane al posto di Francesco Caio.
Avvicendamento anche alla presidenza del gruppo postale: all’imprenditrice Luisa Todini subentra Bianca Maria Farina, la manager che per lungo tempo ha guidato Poste Vita, il ramo assicurativo della società pubblica. Farina, infatti, che è presidente di Ania e di Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, a Poste Italiane nel 2004 ricopre il ruolo di Direttore Generale e dal 2007 è amministratore delegato del gruppo assicurativo Poste Vita e di Poste Assicura. Romana, classe 1941, laurea con Lode in Economia e Commercio all’Università “La Sapienza” di Roma: a inizio 2016, Francesco Caio, amministratore delegato uscente, affida proprio a lei il risparmio gestito di Poste. Farina dal 1963 al 2004 lavora all’Istituto Nazionale della Assicurazioni, di cui dal 2003 diventa Vice Direttore Generale. Nel suo curriculum, la neo presidente di Poste Italiane annovera nel 2012 la nomina a a Commendatore della Repubblica Italiana e nel 2016 quella a Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana. Inoltre dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo dell’Autorità di Informazione Finanziaria e di Vigilanza della Santa Sede (Aif), con nomina di Papa Francesco. Da settembre 2015 è nel Consiglio Direttivo della Fondazione “Bambino Gesù Onlus”, è Consigliere di Amministrazione di “Save the Children” e membro del Consiglio Direttivo della Febaf-Federazione delle banche, delle assicurazioni e della finanza.
Grandi novità anche per quanto riguarda i consiglieri di amministrazione: entra Carlo Cerami, avvocato specializzato in diritto amministrativo, con una lunga esperienza a contatto con le pubbliche amministrazioni locali. È inoltre consigliere di amministrazione della Fondazione Cariplo, fa parte del consiglio di amministrazione di Fondazione Housing Sociale e di Polaris Investment sgr ed è membro dell’Osservatorio per la semplificazione amministrativa della Camera di commercio di Milano. Nel consiglio di Poste entrerà anche l’avvocato dello studio Orrik Francesca Igrò, già nel consiglio di amministrazione del Poligrafico e Zecca dello Stato. L’avvocato Isgrò vanta una solida e riconosciuta esperienza nel settore della finanza pubblica e del Diritto Amministrativo avendo assistito istituzioni finanziarie, fondi di investimento, amministrazioni pubbliche e sponsor nelle maggiori operazioni degli ultimi anni di partenariato pubblico-privato in Italia ed Europa. La sua esperienza multidisciplinare spazia dal Diritto Pubblico e Amministrativo a quello Ambientale, dalla Contabilità Pubblica al Real Estate, nonché al contenzioso Contabile ed Amministrativo. È autrice di articoli pubblicati su riviste italiane ed internazionali specializzate nei settori in cui si concentra maggiormente la sua expertise, nonché relatrice a numerosi convegni e seminari. Debutta poi nel Consiglio Antonella Guglielmetti, commercialista e revisore dei conti di diverse società, mentre è confermato Roberto Rao, dal 2001 al 2006 portavoce del Presidente della Camera dei Deputati, Pier Ferdinando Casini e Consigliere del Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri per le politiche sociali e le devianze minorili durante il Governo Letta.