I messaggini che scompaiono di Snapchat sbarcano a Wall Street. Snap Inc ha venduto 200 milioni di azioni a 17 dollari l’una, un prezzo superiore alla forchetta di 14-16 dollari precedentemente fissato e che valuta la società 24 miliardi di dollari. Con l’initial public offering Snap Inc ha raccolto 3,4 miliardi di dollari.
La quotazione di Snap Inc arriva in un momento di crescenti pressioni per la società, con Facebook che sta proponendo sulla sua piattaforma un prodotto simile. Se l’ipo avrà successo si tratterà di un buon segnale per le cosiddette ‘unicorn‘, le start up con una valutazione superiore al miliardo di dollari, avviando una nuova ondata di quotazioni. “Se avrà successo aprirà la porta a molte ipo. Se il prezzo calerà sotto l’ipo, lascerà l’amaro in bocca agli investitori e spingerà i manager di altre società a riflettere prima di considerare una quotazione” affermano gli analisti. Le ‘unicorn’ tecnologiche sono circa 150, con valutazioni fra 1 e 5 miliardi di dollari, e molte valutano la quotazione quest’anno. L’attenzione è quindi alta, con gli investitori che si chiedono se Snap sarà una nuova Facebook imitandone il successo, o una nuova Twitter.
Dopo lo sbarco in Borsa, sotto il simbolo ‘SNAP’, i due co-fondatori della società, Evan Spiegel e Bobby Murphy, manterranno il controllo, con quote valutate 4,3 miliardi di dollari ciascuna. Le azioni vendute da Snapchat sono senza diritti di voto, lasciando la gestione a Spiegel e Murphy. La vendita di azioni senza diritto di voto preoccupa, secondo indiscrezioni, la Sec: la consob americana potrebbe valutare un intervento per mancanza di trasparenza. Snap in effetti vola in Borsa all’esordio. I titoli dell’app dei messaggini che svaniscono aprono a 24 dollari, il 41% sopra i 17 dollari dell’initial public offering, dando alla società una valutazione di 33,5 miliardi di dollari, tre volte Twitter. La prima seduta si chiude con un progresso del 44% a 24,48 dollari. La quotazione di Snap è la maggiore da quella di Alibaba nel 2014, e vede Uber e Airbnb alla finestra: anche se un loro sbarco in Borsa non è previsto per quest’anno, l’attenzione è alta da parte dei due giganti fra le ‘unicorn‘, le start up con una valutazione superiore al miliardo di dollari. Fra scambi intensi, con 117 milioni di azioni che passano di mano, lo sbarco a Wall Street di Snap rappresenta infatti un test per l’appetito degli investitori che si chiedono se sarà la nuova Facebook o la nuova Twitter, scommettendo più sulla società di Mark Zuckerberg. Non tutti però sono convinti che la quotazione di Snap possa essere considerata un termometro per il mercato. (ANSA)