Fusione da 50 miliardi tra due colossi dell’eyewear, l’italiana Luxottica e la francese Essilor. Ad annunciarlo in un comunicato congiunto di questa mattina sono state le due aziende, protagoniste di una delle più grandi fusioni ‘cross border’ in Europa, che porta alla nascita di un colosso dell’occhialeria con più di 140mila dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi. Sulla base dei risultati annuali del 2015 delle due società, il nuovo gruppo avrebbe realizzato ricavi netti per oltre 15 miliardi e un ebitda netto combinato di circa 3,5 miliardi (nel 2015 Luxottica ha realizzato 9 miliardi di fatturato).
L’operazione prevede il conferimento delle quote Delfin (la holding di controllo di Del Vecchio) in Essilor sulla base di un concambio di 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica; una successiva Opa su Luxottica e il delisting di Luxottica. È soggetta al via libera dei soci Essilor, delle autorità di Borsa e dell’Antitrust. E alla condizione sospensiva che Delfin non venga costretta a lanciare l’Opa su Essilor.
Leonardo Del Vecchio sarà il maggiore azionista della società che nascerà dall’unione del produttore di lenti e del player specializzato in occhiali, con una quota tra il 31 e il 38%, e guiderà il colosso come presidente esecutivo e amministratore delegato.
Hubert Sagnières assumerà la carica di vice presidente esecutivo e vice amministratore delegato di EssilorLuxottica, con i medesimi poteri del presidente esecutivo e amministratore delegato.
“Con questa operazione – dice Del Vecchio, che secondo Ansa lavora all’operazione con l’aiuto di Mediobanca da 4 anni – si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile”. “Finalmente, dopo cinquanta anni di attesa, due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto”, commenta il presidente.
Sulla scia dell’annuncio, entrambe le aziende questa mattina volavano in Borsa, con punte del +10% a Piazza Affari per l’italiana e del 18% per Essilor all’Euronext.