Una flessioni di 203 milioni di euro complessivi nell’ultimo anno tra settembre 2015 e settembre 2014 e una flessione dei ricavi complessiva in 10 anni, tra settembre 2015 e settembre 2006, pari a 1.485 milioni di euro (-51%). Questi i dati che emergono dalla puntuale analisi realizzata da DataMediaHub sui bilanci dei tre principali gruppi editoriali italiani, Rcs MediaGroup, Gruppo Espresso e Gruppo 24 Ore. A soffrire di più del cavo dei ricavi è senza dubbio Rcs, che perde il 49%; un -47% registra il Gruppo Espresso, mentre il Gruppo 24 Ore -39%.
Andando un passo per volta, partendo da un confronto ben strutturato sui bilanci nei primi nove mesi del 2015, raffrontati non solo con i risultati del 2014, ma con lo storico dal 2006, la prima cosa che si nota è la riduzione del differenziale tra Rcs e gli altri gruppi. Se i ricavi dell’editorie di Corriere e Gazzetta nel 2007 erano a quota 1.974 milioni di euro, staccando Espresso e Gruppo 24 ore rispettivamente di 1.177 e 1.557 milioni, a settembre 2015 la differenza si è notevolmente ridotta a 303 e 515 milioni. Un ridimensionamento molto forte, testimoniato anche dal valore della flessione che, dal 2006 a oggi, è il doppio dei ricavi dei primi nove mesi del 2015.
Flessione marcata anche negli altri due gruppi editoriali, con l’Espresso che paga alla crisi un –47% dato dal rapporto tra i ricavi dei primi nove mesi del 2006 (814 milioni di euro) e quelli del 2015 (439,6 milioni). Stessa sorte per il Gruppo 24 Ore che “subisce un –45% nella flessione dei ricavi, frutto del differenziale tra 372,6 milioni del 2007 e i 229,7 del 2015″.
Una situazione che, sintetizza il sito, vede in conseguenza il cambiamento dei rapporti di forza tra i gruppi con la netta flessione di Rcs che oggi detiene oltre il 53% dei ricavi complessivi dei tre gruppi, contro il 62% nel settembre 2007. Una riduzione accentuatasi negli ultimi anni visto che la quota parte dei ricavi aggregati di Rcs nel 2011 era ancora sopra il 60%. Il Gruppo Espresso passa dal 28% al 31% dal 2006 al 2015 e il Gruppo 24 Ore nel medesimo periodo dal 13% al 16%.
Il problema, continua l’analisi, è che “l’intera torta è sempre più piccola: se nel 2007 i ricavi aggregati dei primi nove mesi dell’anno dei tre gruppi erano di 3.188 milioni di euro, già nel 2009 scendono a 2.631 milioni. Nel 2013 si scende ancora: 1.718 milioni, per arrivare infine a settembre di quest’anno a 1.411 milioni di euro. Da settembre 2007, vertice massimo dei ricavi negli ultimi dieci anni, a settembre di quest’anno una flessione di 1.777 milioni di euro. La ‘torta’ in dieci anni per i tre gruppi complessivamente si è ridotta del 51%”.
Altri dati negativi se si considerano le proporzioni nel breve periodo. Dal 2011 al 2015 Rcs ha perso il 51%; per le ultime 3 annualità si registra un -23%, che diventa un -19%, pari a -178,5 milioni di euro, facendo il confronto tra 2014 e 2015. Per il Gruppo Espresso le percentuali si registra un -33% nelle ultime 5 annualità, -16% nei tre anni e -7%, pari a -31,6 milioni, nell’ultimo anno. Va meglio per il Gruppo 24 Ore i cui ricavi hanno registrato un -3% nei cinque anni, ma sono rimasti stabili nel confronto con settembre 2013, mentre si registra un leggero incremento rispetto al 2014.
Nei bilanci, nota poi DataMediaHub, esiste anche la voce investimenti “ma si riferisce spesso a immobili o software e di solito sono ‘spiccioli’”. Per Rcs ad esempio si parla di 66 milioni di euro investiti nel 2014, dei quali la metà impiegati per il digitale, senza però ottenere i risultati sperati.